“Le infrastrutture scolastiche non sono adeguatamente accessibili, il numero delle ore di sostegno alla classe spesso non è sufficiente e gli insegnanti di sostegno non sono abbastanza e, quando ci sono, sono precari. Tutto ciò mentre le alunne e gli alunni con disabilità crescono: quest’anno scolastico è partito con circa 10mila studenti con disabilità in più rispetto all’anno precedente. Chiediamo al governo un impegno maggiore: il nostro Paese ha un sistema di inclusione scolastica che è considerato un modello in tutta Europa, ma senza adeguati finanziamenti rischia di rimanere sulla carta e non garantire più il pieno esercizio del diritto allo studio a tutte e tutti”. Lo dichiara Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Pd, in occasione della giornata internazionale delle persone con disabilità.
“Il tema della carenza di insegnanti di sostegno è centrale: per oltre 300 mila studenti con disabilità, gli insegnanti sono poco più di 200mila. Negli anni il rapporto alunno-insegnante si sta allargando. Ad oggi l’ultimo piano pluriennale di immissione in ruolo di circa 25 mila docenti di sostegno è stato fatto con la legge di bilancio per il 2021 per merito di un altro governo e di forze politiche diverse da quelle dell’attuale maggioranza. Bisogna investire -conclude Manzi- nella formazione di qualità dei docenti precari, garantendo continuità didattica e professionalità nell’insegnamento di sostegno, affrontando con serietà, anche nel confronto con le Università, il complesso ed urgente tema dei costi legati ai percorsi di formazione. Dobbiamo superare le barriere di accesso all’istruzione, garantendo a tutte e tutti uguali diritti”.