Diritti, Zan (Pd): “Parlamento Ue ci dà ragione. Democrazia sotto attacco, anche in Italia”
“Oggi la Commissione Giuridica del Parlamento europeo ha confermato ciò che diciamo da tempo: la democrazia è sotto attacco in Europa e in Italia. La commissione ha infatti approvato il rapporto sullo stato di diritto, di cui sono relatore, in cui si denunciano gli attacchi alla democrazia e ai diritti fondamentali in Ue, con un chiaro riferimento al governo di Giorgia Meloni. È un risultato importante che certifica come anche in Italia si stia tentando di restringere gli spazi di libertà democratici.
Grazie all’approvazione dei nostri emendamenti, si denunciano le gravi violazioni del Governo Meloni: i continui attacchi all’indipendenza della magistratura, la crociata contro la comunità LGBTQIA+ e le campagne d’odio, l’indebolimento della lotta alla corruzione. Senza dimenticare le pressioni contro giornalisti, le interferenze per colpire la libertà di stampa e dei media, misure liberticide volte a soffocare il diritto alla manifestazione e la società civile. Nel testo ho fortemente voluto che si facesse riferimento anche ai diritti delle famiglie omogenitoriali e dei loro figli affinché i diritti di bambine e bambini vengano garantiti in tutti gli Stati membri.
Il Governo Meloni mina la democrazia pezzo dopo pezzo, ma l’Europa lo inchioda alle sue responsabilità. Nelle società democratiche fondate sul diritto non può esserci spazio per l’intolleranza e la discriminazione. Difendere lo stato di diritto vuol dire anche smascherare chi vuole distorcerlo”.
Così in una nota Alessandro Zan, europarlamentare e responsabile Diritti nella segreteria del Partito democratico.
“Oggi la Commissione Giuridica del Parlamento europeo ha confermato ciò che diciamo da tempo: la democrazia è sotto attacco in Europa e in Italia. La commissione ha infatti approvato il rapporto sullo stato di diritto, di cui sono relatore, in cui si denunciano gli attacchi alla democrazia e ai diritti fondamentali in Ue, con un chiaro riferimento al governo di Giorgia Meloni. È un risultato importante che certifica come anche in Italia si stia tentando di restringere gli spazi di libertà democratici.
Grazie all’approvazione dei nostri emendamenti, si denunciano le gravi violazioni del Governo Meloni: i continui attacchi all’indipendenza della magistratura, la crociata contro la comunità LGBTQIA+ e le campagne d’odio, l’indebolimento della lotta alla corruzione. Senza dimenticare le pressioni contro giornalisti, le interferenze per colpire la libertà di stampa e dei media, misure liberticide volte a soffocare il diritto alla manifestazione e la società civile. Nel testo ho fortemente voluto che si facesse riferimento anche ai diritti delle famiglie omogenitoriali e dei loro figli affinché i diritti di bambine e bambini vengano garantiti in tutti gli Stati membri.
Il Governo Meloni mina la democrazia pezzo dopo pezzo, ma l’Europa lo inchioda alle sue responsabilità. Nelle società democratiche fondate sul diritto non può esserci spazio per l’intolleranza e la discriminazione. Difendere lo stato di diritto vuol dire anche smascherare chi vuole distorcerlo”.
Così in una nota Alessandro Zan, europarlamentare e responsabile Diritti nella segreteria del Partito democratico.