«Da quando è iniziata la staffetta 12 giorni fa, sono già 4 le donne uccise per mano di un uomo cui erano legate da relazione amorosa. Oggi l`ennesimo omicidio consumato tra le mura domestiche è successo in un appartamento alla periferia di Torino, dove una donna è stata trovata in casa senza vita». Così la senatrice Nerina Dirindin nel suo intervento di fine seduta continua la staffetta contro il femminicidio a cui finora hanno aderito cinquanta senatrici e senatori, per ricordare ogni donna che verrà uccisa per mano di un uomo a cui è stata legata da relazione amorosa.
«Sui media – sottolinea Dirindin – la violenza sulle donne è quasi sempre descritta come frutto di motivi passionali. Si tratta di una rappresentazione falsata della realtà. Il femminicidio è quasi sempre l’estremo risultato di una serie di comportamenti violenti di lunga data». Dirindin lancia quindi un messaggio all’esecutivo, sottolineando in particolare che il numero delle donne uccise, spesso tra le mura domestiche e per mano dei loro stessi compagni è drammaticamente alto: «Rivolgo un appello alla ministra per le Pari Opportunità e al governo tutto: si monitorino l`applicazione, ì pregi e i limiti della legge 119/2013, e soprattutto si dia piena e accurata attuazione al piano contro la violenza; Un appello ai media: si smetta di giustificare gli assassini e di colpevolizzare le donne.
Un appello al Paese, uomini e donne: sono 160 le donne uccise ogni anno, non possiamo più accettare questa mattanza».