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Direzione nazionale Pd – La relazione di Elly Schlein

La relazione introduttiva della Segretaria nazionale Elly Schlein alla Direzione nazionale del Partito Democratico.

C’è un nuovo clima difiducia e speranza verso il partito

“In Emilia-Romagna e Umbria, sono state due campagne segnate dall’unità e dall’umiltà di non reagire all’aggressività ma di insistere sui temi che ci interessano e interessano alle persone. Grande soddisfazioni per le vittorie e per la tenuta delle coalizioni. Ciascuna forza politica e civica ha fatto la propria parte”. Lo dice la segretaria del Pd, Elly Schlein, aprendo la direzione del Partito Democratico. “In Liguria non ce l’abbiamo fatta per ottomila voti, ma ci tengo a ringraziare Andrea Orlando, che con generosità e spirito di servizio ha tenuto insieme la coalizione prendendo 13 mila voti in più'”, aggiunge Schlein. “Siamo orgogliosi di questi risultati. In molte regioni siamo il primo partito, e questo si aggiunge al sei a zero delle amministrative di giugno. Si percepisce un nuovo clima di fiducia e speranza figlio anche dello spirito unitario messo in campo dal nostro partito”.

Governo allo sbando, dal modello Albania al canone Rai, all’autonomia differenziata

“Siccome la presidente del Consiglio da un po’ di tempo non dispensa i suo appunti lo facciamo noi: ieri la maggioranza è andata sotto due volte, sul canone Rai e sulla sanità in Calabria. La maggioranza è allo sbando, sono troppo impegnati a litigare fra di loro e fanno passare in secondo piano i concreti problemi degli italiani. Negli ultimi giorni si è certificato il fallimento del modello Albania. Ormai stanno rientrando anche forze dell’ordine e operatori”.

“Pochi giorni fa è stata bocciata la riforma dell’Autonomia differenziata. Aspetteremo la sentenza, ma è evidente che dopo la sentenza questa riforma deve essere abrogata”.

Mettiamo insieme le migliore energie per battere le destre

“Facciamo appello alle migliori energie che attraversano il paese per battere le destre e scrivere una nuova pagina. Ci apriamo al mondo del volontariato e dell’impresa, al mondo della cultura e dei saperi, al civismo, oltre che alle altre forze di opposizione”.

Aumentano le diseguaglianze, il sistema è vicino all’implosione

“Il governo per il terzo anno di fila ha stanziato fondi insufficienti Non è questione di contabilità, c’è una visione di questa destra che apre le porte agli interessi dei privati e di qualche sottosegretario. Il piano straordinatrio di assunzioni annunciato da Schillaci è sparito dalla manovra e i soldi promessi sono poco più che briciole. Il sistema è a un passo dall’implosione con le diseguaglianze sociali che aumentano. Territori e iscritti si organizzino per incontrare gli operatori e ascoltare cittadini e cittadine”.

“Voglio ribadire l’impegno che portiamo avanti sulle aree interne. Piccoli centri dove dobbiamo portare tutta la nostra attenzione e anche l’ascolto perche’ in queste aree c’è stato un distacco dalla politica. Dobbiamo impegnarci per riabitare l’Italia e restituire un futuro alle comunità colpite dall’inverno demografico e dallo spopolamento. E’ un lavoro di ricucitura con il Paese che sta portando i suoi frutti”.

“La strutura demografica del Paese soffre di gravi squilibri. Le nuove realtà’ fortemente unifamigliari e il crollo delle nascite impongono di costruire una politica per i nuovi bisogni. Al contempo, dobbiamo migliorare la qualità della vita delle persone anziane. Allo stesso tempo serve un welfare che consideri le nuove generazioni, perché questo non è un paese per giovani”.

Educazione all’affettività obbligatoria in tutti i cicli scolastici

“Servono politiche per migliorare la condizione delle donne in tutti i settori, a partire da quello del lavoro e della impresa. Questa maggioranza, rispetto agli impegni assunti, non ha fatto abbastanza. Noi abbiamo votato misure di repressione della violenza di genere, ma abbiamo detto che non serve se non c’è prevenzione. Prevenzione vuol dire l’esigenza di rendere obbligatoria l’educazione all’affettivita’ in tutti i cicli scolastici”.

“Sono rimasta incredula ad ascoltare la presidente del Consiglio a spiegare la sua perplessità’ nei congedi parentali obbligatori. Noi abbiamo l’esigenza di sostenere i padri a poter passare più tempo con le proprie famiglie e i propri figli”. “Sono felice che tra gli emendamenti unitari delle opposizioni – ha aggiunto – ci sia quello che propone il congedo di cinque mesi per entrambi i genitori”

Dal governo una strategia per indebolire il lavoro

“Solidarietà ai sindacati per gli attacchi che subiscono da questa maggioranza e da questo governo. Un attacco teso a far saltare il sistema di relazioni industriali per come lo conosciamo, con attacchi costanti alla rappresentanza. Non sono interventi episodici, fanno parte di una strategia per indebolire il lavoro”.

“Domani saremo al fianco dei sindacati e dei lavoratori e delle lavoratrici in sciopero”.

Bene tregua in Libano, riconoscere lo Stato di Palestina

“Terremo insieme la mobilitazione sulle nostre priorità e lo sforzo in parlamento.  La notizia della tregua in Libano è una buona notizia, ma non ci fa dimenticare i 44 mila morti a Gaza, soprattutto donne e bambini. Serve un cessate il fuoco, una iniziativa di pace e il riconoscimento dello Stato di Palestina come fatto da altri paesi europei, per perseguire la via dei due popoli due stati”. “L’Italia è tenuta ad applicare le decisioni della corte penale internazionale”.

Chi festeggia per Trump smetterà presto

“In un paese come il nostro chi ha festeggiato Trump per ragioni di bandiera, smetterà presto davanti agli effetti sulle nostre imprese e i nostri lavoratori. Trump ha già manifestato ostilità verso l’Unione Europea, intende spalleggiare chi ha sempre lavorare per indebolire l’Europa e seminare divisioni. Per questo l’Europa deve reagire, aprire una fase nuova e aprire una stagione di nuovo slancio verso l’integrazione europea”.

Ue: non è la nostra Commissione, ma è giusto che parta

“E’ giusto che parta, ma non la sentiamo come la nostra Commissione. Faremo sentire tutto il nostro peso di prima delegazione socialdemocratica. A partire dagli investimenti europei”.

Non lasciamo l’internazionalismo ai nazionalisti

“Non dobbiamo lasciare l’internazionalismo ai nazionalisti, dobbiamo fare rete fra di noi. Il Pd c’è, noi ci siamo, consapevoli del nostro ruolo e per dare speranza al Paese e all’Europa. Evviva il Pd!”.

 

 

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