Per il senatore PD Graziano Delrio, intervistato da La Stampa, la nuova intesa sottoscritta dal governo con le autoritĂ libiche in tema di immigrazione è “un accordo con il diavolo, con chi i migranti li fa morire, e ormai ci sono le prove che sia così”.
“Rispetto al memorandum tra Italia e Libia, sottoscritto 6 anni fa dal governo Gentiloni, con Marco Minniti ministro dell’Interno, “c’è una differenza fondamentale rispetto a oggi – precisa l’ex ministro – all’epoca le azioni criminali della guardia costiera libica non erano ancora state documentate dalle agenzie Onu e dalle organizzazioni internazionali”.
Però “alla fine di quell’esperienza – ricorda l’esponente dem – sono cominciati i sospetti e le accuse alle Ong. Un’analisi sbagliata, che negli anni successivi è divenuta criminalizzazione da parte del Conte I e della destra”.
In merito alle politiche adottate oggi, “non è con queste vetrine mediatiche, in Libia o in Egitto, che si risolve il problema in modo strutturale”.
Delrio spiega: “Ho molti dubbi sul fatto che un’iniziativa solo italiana, a 60 anni di distanza, possa stimolare un processo così forte. Esiste giĂ un piano europeo per l’Africa, che vale 150 miliardi, l’Italia si impegni a diventare leader di quel progetto, solo così potremo davvero incidere. Altrimenti, sono solo slogan”, ha ribadito Delrio.