“La libertà di espressione, di critica, di voto non è in discussione. Ma non possiamo fare finta che non esista una linea ufficiale del Pd. Quella legge noi tutti l’abbiamo votata e fatta approvata”. Lo dice – in un’intervista a la Repubblica sul referendum costituzionale – il ministro Graziano Delrio, secondo il quale “tutti dovremmo intestarci questa battaglia con orgoglio, dallo stesso Cuperlo, a Bersani, a Speranza. Questa riforma l’abbiamo scritta insieme”.
“Le nostre responsabilità nel cambiamento del Paese sono talmente importanti e talmente grandi che – a suo avviso – prevarrà la scelta di non dividersi. Dirigenti come Bersani sanno come ci si comporta di fronte a passaggi storici. è di questo che stiamo parlando, ovvero della stessa riforma che era stata elaborata durante il governo Letta. Le questioni non sono cambiate”.
La riforma della Costituzionale, aggiunge, “l’abbiamo studiata, cambiata e votata in sei letture parlamentari. Se ne aggiungiamo altre sei non credo che il prodotto uscirebbe migliore. La verità è che dopo questo grande lavoro prevalgono gli aspetti partitici, ovvero quelli delle tifoserie e si trascura un po’ il merito”.
Anche Delrio, come Renzi e Boschi, sottolinea che “se falliamo su questa riforma è un fallimento nel consenso del Paese. Quindi, finisce l’esperienza di governo”.