“Anche io ero contrario all’uso del Mes in stile Grecia. Ma se le condizionalità non ci sono, se c’è uno strumento nuovo, prendiamone atto e usiamolo“. Lo afferma Graziano Delrio, capogruppo del Pd alla Camera, in un’intervista a La Stampa in cui auspica che il M5s cambi idea. “Da parte del M5S c’è stata molta prudenza, ma nel momento in cui il no alle condizionalità sarà nero su bianco sarà difficile non usare quelle risorse”, osserva Delrio. “Sul Mes ragioneremo con calma da buoni alleati, ma credo che prevarrà l’idea di usarlo. Se c’è uno strumento nuovo dobbiamo prenderne atto: nessuno si senta sconfitto da questa scelta. Quei circa 37 miliardi sono più di un quarto del bilancio della sanità”.
Ritardi sui pagamenti della cassa integrazione
Sui ritardi della cassa integrazione, “ci sono state alcune lentezze di cui bisogna scusarsi coi cittadini, ma ci troviamo in una situazione inedita: pagare 14 miliardi di Cassa integrazione è giusto, ma non tutti i meccanismi erano pronti”, ammette Delrio. Adesso “è necessario per tutti cambiare velocità e dare risposte in tempi più rapidi: lo Stato, naturalmente, ma anche Regioni, l’Inps e le banche, che ancora pongono troppi problemi per i prestiti”.
Regolarizzazione dei lavoratori migranti
In merito alla regolarizzazione dei lavoratori migranti, “siamo vicini alla soluzione. Si tratta di fare emergere il lavoro nero e dare dignità a persone che ora non ce l’hanno”, dichiara Delrio, che sul caso Bonafede si dice convinto che il Guardasigilli “abbia agito secondo le sue convinzioni e non condizionato da qualcuno”.
Il governo
Parlando del governo, Delrio definisce “folle e illogico pensare a giochi di Palazzo”. Sulla possibilita’ che Italia viva si sfili, “non ho la sfera di cristallo, ma credo che la stabilita’ della maggioranza, e quindi del governo, sia un valore in questo momento particolarmente importante”. Quanto al contratto di programma chiesto da Renzi, “è una proposta fatta al presidente Conte, sarà lui ad accoglierla o meno”, conclude.