Sintesi dell’intervista di Carlo Bertini su La Stampa
“La strada per tutto il Pd è la difesa comune europea. Dico no al riarmo dei paesi e sì alla razionalizzazione delle spese per una difesa europea. Questo è il nodo. Non si può più risolvere il tema del futuro dell’umanità con la contabilità delle spese militari frutto della politica di deterrenza. La Russia ha violato in modo ingiustificabile il diritto internazionale, quei principi fissati quasi 50 anni fa alla conferenza di Helsinky voluta da Aldo Moro: la soluzione deve trovarla la politica, non i generali. L’Europa deve rafforzare il suo ruolo”, Graziano Delrio inizia così la sua intervista.
Di seguito spiega: “Bisogna lanciare una Costituente per una nuova Europa, che istituisca una Federazione con un primo nucleo di Paesi, forte sul campo politico e chi ci sta ci sta. Ricordo che già da premier nel 2013, Letta insisteva su questa idea di De Gasperi, Moro e Andreatta per un grande sforzo che portasse agli stati uniti di Europa. Senza federazione politica non ci può essere un’Europa forte. Oggi l’Europa sta subendo questa guerra, un’offesa senza precedenti e deve fare uno scatto”.
Delrio chiude: “Draghi fin qui è stato bravo con posizioni nette ma ora l’Italia può essere protagonista di una politica estera innovativa. Nei momenti di grande crisi o si torna all’antico o si va avanti. E’ chiaro che l’Europa deve proteggersi, la strategia di Putin mette in discussione la democrazia liberale e i valori dell’Occidente. E dobbiamo reagire, si sta già facendo un passo in avanti sugli approvvigionamenti energetici comuni”.
Intervista intergale su La Stampa