“È sempre più evidente il caos in cui versa il governo Lega-M5S alle prese con il tentativo maldestro di nascondere la verità sui conti pubblici.
Da un lato continua la propaganda sulla Flat tax, le cui coperture sono irrealizzabili in un bilancio che prevede già l’aumento dell’Iva al 25.2% dal 1° gennaio 2020 e il crollo dall’1% di PIL fino alla recessione rispetto alle previsioni di dicembre nell’approvazione del bilancio 2019-2021.
Al momento, le uniche certezze che emergono sono i 23 miliardi di Iva da reperire entro fine anno per evitarne un aumento insostenibile e l’ulteriore buco sul 2019 per le previsioni sbagliate che imporranno, inevitabilmente, una manovra correttiva”.Così Francesco Boccia, deputato del PD.
“In questo contesto Salvini continua a raccontare al Paese che inserirà la Flat tax, che arricchisce solo i più ricchi, già nel DEF 2019. Nel probabile consiglio dei Ministri di domani andrà in scena l’ennesimo rinvio e l’ennesimo danno di credibilità ad un Paese che, dopo quasi un anno di governo, attende solo certezze sulla politica economica. Il momento della verità sui numeri è arrivato e la propaganda non reggerà la prova del DEF“, conclude Boccia.
Anche il deputato Antonio Misiani si è espresso sulla grave situazione economica del nostro Paese riassumendo in un post Facebook la necessità di fare chiarezza su diversi punti, “altrimenti”, ha dichiarato “si prendono in giro gli italiani.
Sulle riduzioni fiscali Salvini dovrebbe spiegare agli italiani se e dove il governo troverà: a) 2 miliardi di euro per evitare i tagli di spesa che scatteranno a luglio (tra cui 300 milioni tolti al trasporto pubblico locale); b) 23 miliardi nel 2020 (e 29 miliardi nel 2021) per bloccare l’aumento dell’IVA previsto dalla legge di bilancio.
La #FlatTax costa 15 miliardi e aiuta solo chi sta meglio. È solo propaganda elettorale. All’Italia serve altro: si sblocchino i cantieri fermi e si trovino risorse per il trasporto pubblico e la sanità
— Antonio Misiani (@antoniomisiani) 8 aprile 2019