“Era il 7 agosto 2015 quando il Pd con Matteo Renzi nella duplice veste di segretario e presidente del consiglio si assume la responsabilità di convocare una Direzione nazionale del partito per affrontare la questione meridionale. La Svimez aveva appena pubblicato i dati relativi al 2014. Dati drammatici. In quella sede prese vita la decisione di porre in essere un masterplan per il Sud. Sono trascorsi due anni da allora”.Così Stefania Covello, responsabile Mezzogiorno del Partito Democratico commentandola conversione definitiva del secondo decreto-legge dedicato appositamente allo sviluppo delle regioni meridionali.
‘I dati della Svimez di pochi giorni fa – prosegue Covello – ci dicono che il Sud è tornato a crescere in termini di pil e occupazione e non da adesso ma, questo dato, sebbene ancora debole, è positivo e si è consolidato per il secondo anno.
Non basta ancora, ma questi risultati sono la prova che quella strada imboccata due anni fa è quella giusta.
Oggi abbiamo approvato il secondo decreto legge nel corso del 2017 con al centro misure per il Sud. Le risorse per “resto al sud” in favore dei giovani che vogliono investire nella loro terra sono un segnale importante così come la individuazione e realizzazione di Zone Zes nelle aree portuali e retroportuali oppure la valorizzazione di terre incolte.
Noi non strumentalizziamo le difficoltà delle persone, non le esasperiamo per avere consensi. Noi abbiamo rispetto per le persone soprattutto quelle che si trovano in grave disagio.
Non le illudiamo con fantomatiche chimere come redditi di cittadinanza dall’antico sapore assistenzialista.
Vogliamo che cresca la capacità produttiva di questo territorio. Intendiamo quindi accelerare sui patti siglati con regioni e città metropolitane e dare piena attuazione alle misure dei decreti legge.
Per la politica italiana,per il PD da #millegiorni l’orologio segna Mezzogiorno in punto”, #Avanti ancora”, conclude Covello.
Qui il testo della dichiarazione di voto sul ‘Decreto Mezzogiorno’