“La Costituente delle Idee ha come obiettivo quella di aprire una grande discussione tra gli elettori sui temi, i contenuti, i valori che dobbiamo rappresentare in questo tempo così complicato. L’obiettivo è arrivare a novembre, all’appuntamento di Bologna, con un programma che non contenga solo politiche amministrative e di governo, ma dimostrare che c’è un modo nuovo di guardare alla società”.
La vice segretaria del Pd, Paola De Micheli, interpellata dall’AGI, fa il punto su quello che sembra rappresnetare un vero e proprio spartiacque per il Partito Democratico: l’appuntamento di Bologna, dall’8 al 10 novembre, dovrà segnare la riconnessione del partito con l’elettorato di centro sinistra, assieme a un programma per l’Italia dei prossimi dieci anni e un nuovo sistema di alleanze che possa permettere ai dem di tornare al governo.
Ma come si concretizzerà questo lavoro? “La Costituente delle Idee ha come primo motore i circoli, le federazioni provinciali e regionali i cui segretari hanno incontrato il segretario Zingaretti per confrontarsi e coordinarsi”, spiega ancora De Micheli: “Ma la caratteristica che deve rendere la Costituente più potente, è la capacità di aprire il dibattito fuori dal Pd, dai luoghi di lavoro ai luoghi di scienza e conoscenza. Quello sarà il salto di qualità.
Più saremo capaci di animare la Costituente delle Idee nella società e più essa sarà un successo”. Un risultato immediato, per la vice segretaria dem, sara’ l’efficacia delle politiche di opposizione: “La Costituente ci darà anche uno slancio nelle politiche di opposizione al governo. Oggi quella del Pd è una opposizione molto propositiva, ma dal racconto dei media emerge di più l’opposizione in negativo, i ‘no’ al governo. In realtà c’è già tanta proposta nel Pd e fare un percorso partecipato sara’ un’ottima cassa di risonanza. Salvini ci vuole trasformare tutti in persone impaurite, chiuse in casa, che non dedicano tempo alla loro comunità.
Noi vogliamo la società opposta, fatta da persone che escono di casa per migliorare la vita degli italiani”, conclude De Micheli.