*Dazi, Misiani (Pd): Meloni decida da che parte stare, Europa unica scelta possibile*
“I dazi annunciati da Trump contro l’Unione europea sono una mazzata per l’economia italiana, ci portano dritti verso la recessione” dichiara Antonio Misiani, senatore e responsabile economico del PD. “Nel 2024 l’Italia ha esportato negli USA merci per 65 miliardi di euro e ne ha importate per 26 miliardi, con un saldo positivo di 39 miliardi, il secondo in Europa dopo quello della Germania. Alcune simulazioni dell’istituto Svimez ipotizzavano per l’Italia – nel caso di dazi al 20 per cento – un impatto fortemente negativo sul PIL (-0,2 per cento) e sull’occupazione (53 mila posti di lavoro in meno), con particolare riferimento a settori di punta come l’automotive, l’agroalimentare e la moda e abbigliamento. Con dazi al 25 per cento, le conseguenze saranno essere ancor più severe. Di fronte alla guerra commerciale scatenata dal nuovo presidente americano, che ieri si è spinto ad affermare che la UE sarebbe nata per “truffare” gli Stati Uniti, l’unica cosa da non fare è andare in ordine sparso, perché Trump punta a dividere i Paesi della UE per indebolirne la capacità negoziale. Sarebbe un errore drammatico se il governo italiano si prestasse a questo gioco in nome delle affinità ideologiche con la destra americana. Nel mondo di Trump, chi si illude di fare il pontiere, rischia solamente di fare da testa di ponte”, “La Meloni decida da che parte schierarsi e lo faccia in fretta” conclude Misiani. “Stare con l’Europa è l’unica scelta possibile per difendere l’economia e l’occupazione nel nostro Paese”.
*Roma, 27 febbraio 2025*
“I dazi annunciati da Trump contro l’Unione europea sono una mazzata per l’economia italiana, ci portano dritti verso la recessione” dichiara Antonio Misiani, senatore e responsabile economico del PD. “Nel 2024 l’Italia ha esportato negli USA merci per 65 miliardi di euro e ne ha importate per 26 miliardi, con un saldo positivo di 39 miliardi, il secondo in Europa dopo quello della Germania. Alcune simulazioni dell’istituto Svimez ipotizzavano per l’Italia – nel caso di dazi al 20 per cento – un impatto fortemente negativo sul PIL (-0,2 per cento) e sull’occupazione (53 mila posti di lavoro in meno), con particolare riferimento a settori di punta come l’automotive, l’agroalimentare e la moda e abbigliamento. Con dazi al 25 per cento, le conseguenze saranno essere ancor più severe. Di fronte alla guerra commerciale scatenata dal nuovo presidente americano, che ieri si è spinto ad affermare che la UE sarebbe nata per “truffare” gli Stati Uniti, l’unica cosa da non fare è andare in ordine sparso, perché Trump punta a dividere i Paesi della UE per indebolirne la capacità negoziale. Sarebbe un errore drammatico se il governo italiano si prestasse a questo gioco in nome delle affinità ideologiche con la destra americana. Nel mondo di Trump, chi si illude di fare il pontiere, rischia solamente di fare da testa di ponte”, “La Meloni decida da che parte schierarsi e lo faccia in fretta” conclude Misiani. “Stare con l’Europa è l’unica scelta possibile per difendere l’economia e l’occupazione nel nostro Paese”.
*Roma, 27 febbraio 2025*