“Di Maio come Grillo le spara grosse per coprire la Grillopoli siciliana. Con l’imbarazzante video di ieri del leader Cinque stelle è partito l’ordine: alzare i toni per confondere le acque, così da distogliere l’attenzione sulla vicenda firme false.
E il motivo è evidente: appena gli viene chiesto dell’inchiesta cominciano a balbettare, sale l’imbarazzo e Di Maio si rifugia nel suo cavallo di battaglia: aspetta le indagini. Un deja-vu che da Quarto a Civitavecchia, passando per Bagheria e Roma, ha contraddistinto i Cinque stelle come campioni di omertà. Per rispetto verso i cittadini, invece di “attendere le carte” vuotino il sacco”. Così David Ermini della segreteria del Pd.
Per Emanuele Fiano, deputato del Partito democratico: “Dal M5S solo insulti per nascondere la ‘Grillopoli’ delle firme false”.
“Cari Grillo, Di Maio e Di Battista uscendo dal mondo animale e dalle similitudini espresse in punta di penna perché non ci dite qualcosa dei deputati Lupo, Nuti e Mannino? Sono giorni che il vostro silenzio in proposito è più che imbarazzante. Siete con l’acqua alla gola per la vicenda firme false e cercate di nascondere la Grillopoli siciliana. Come mai dopo le confessioni della La Rocca non raccontate più che si trattava di un errore di copiatura delle firme? Non siete credibili, come a Quarto la solita omertà.”
“Ci risiamo. Di Maio sulla Grillopoli siciliana aspetta di vedere le carte (speriamo le capisca meglio delle e-mail). Un mese di inchieste giornalistiche e la confessione di alcuni grillini non gli bastano? Anziché aspettare le carte, basterebbe andare nell’ufficio di fianco al suo e chiedere ai diretti interessati Nuti, Mannino e Lupo cosa hanno da dire, cosa sanno della vicenda.
Chissà, magari potrebbero anche spiegargli che fine hanno fatto le loro annunciate querele contro l’inchiesta”. Così Ernesto Carbone della segreteria del Pd.
Invece di parlare di scrofa ferita perché non ci racconti qualcosa delle tue faine ruba firme? #m5stalle @beppe_grillo
— Alessia Morani (@AlessiaMorani) November 22, 2016
“Quali sono le carte che Luigi Di Maio sta aspettando per intervenire nella vicenda firme false? Quelle firme ‘cantano’, non c’è bisogno di attendere. Raccontano di un’operazione da amanuensi e anche di ignari cittadini che pensavano di sostenere il referendum sull’acqua e invece si sono ritrovati in calce alle liste grilline per la regione Sicilia e per il Parlamento. Invece di insultare in modo inqualificabile, Grillo dovrebbe chiarire. L’onestà non va d’accordo con le firme false “. Lo dice la senatrice del Pd Maria Spilabotte, vicepresidente della Commissione Lavoro.
