“Il testo votato in Senato? Non è stato stravolto, abbiamo semplicemente allargato la platea di chi potrà utilizzarlo per difendersi. I giovani sono certamente i più esposti, ma il bullismo miete vittime anche tra gli adulti”. Lo afferma Micaela Campana, deputata Pd, relatrice alla Camera del ddl sul cyberbullismo, nell’intervista a Repubblica, che aggiunge “non abbiamo indicato nuovi reati, ma solo specificato meglio alcune condotte da sanzionare, come lo stalking online”.
Per la deputata dem questo allargamento agli adulti non ha cambiato “l’impianto educativo che è rimasto intatto” ma si è “ solo cercato di rafforzare i meccanismi di difesa contro le persecuzioni sul web”.
Campana ritiene che con la possibilità di oscurare blog, forum, chat non si rischia di limitare la libertà in Rete , “mettere regole chiare non significa mettere un bavaglio, anzi: permette di navigare più liberamente. Se però la Rete diventa una gogna, abbiamo il dovere di intervenire per difendere le vittime e punire i persecutori. I fatti di questi ultimi giorni ci dimostrano che siamo dentro a una vera e propria emergenza”.
“I giovani sono ampiamente tutelati da questa legge. Ma questa è anche l’occasione per definire con chiarezza strategie più ampie contro bullismo e cyberbullismo. Mettendo in grado tutti di difendersi, e non subire più la persecuzione della Rete”, conclude.