Inizia con una valutazione su Mario Draghi, l’intervista a Gianni Cuperlo pubblicata su Il Mattino, “una figura di autorevolezza riconosciuta non solo da noi, ma in Europa e sulla scena internazionale. Di questi tempi un bene”, dichiara l’esponente democratico.
E considera l’arrivo di Draghi, inserendolo in un contesto di evoluzione endemica di un sistema. “Periodicamente la politica tout court viene dichiarata fallita, ma la realtà è che esistono politiche e strategie diverse. Persino il tentativo di rilegittimazione in chiave europea di Salvini è parte della politica come la nostra coerenza nel chiedere al futuro governo di definire la missione che intende seguire“.
Cuperlo prosegue analizzando il quadro politico che si sta delineando.
“L’obiettivo di Matteo Renzi“, per Cuperlo “era quello di abbattere il governo e ci è riuscito. Voleva anche spezzare l’alleanza tra Pd, LeU e 5 Stelle convinto di ottenere un beneficio. Questa seconda mossa è fallita. Su tutto il resto, compreso il consenso a Italia Viva, gli italiani sembrano aver giudicato”.
Sulla possibilità di trovarsi al governo con Salvini, Cuperlo ci tiene a ribadire dei punti fermi. “Terremo fermi alcuni principi, avendo a cuore il merito. Noi siamo pronti a fare la nostra parte nel segno delle coerenze che una buona politica richiede”.
“Se si allargasse la maggioranza tutto suggerirebbe di accentuare il carattere di scopo del governo. A quel punto fissando con chiarezza le priorità per poi marciare spediti su quelle: piano dei vaccini, risorse dell’Europa, sostegno a imprese e famiglie in angoscia“.
Le riforme più urgenti da affrontare. “Completare il piano vaccini, accelerare la riapertura delle scuole, un sistema unico per gli ammortizzatori sociali, spostare il massimo volume di risorse sugli investimenti per creare lavoro, riforma del fisco nel segno della progressività, parità di genere a ogni livello”.
L’intervista completa su Il Mattino