Dichiarazione di Annalisa Corrado, responsabile Clima ed europarlamentare del Partito Democratico
Le parole del vice-premier Tajani, vicepresidente del gruppo dei Popolari in Europa, mostrano con tutta evidenza quanto non si sia compresa l’importanza del Green Deal europeo in termini di competitività economica e industriale per tutti i Paesi europei e, in particolare, per l’Italia.
Tacciare i Verdi Europei di mancanza di pragmatismo significa smascherare intenzioni conservative e retrograde, che sconfessano un’idea di sviluppo arretrata e fuori dalla storia.
Come Socialisti Europei e come Partito Democratico lo abbiamo detto e lo ribadiamo: chiedere tempo per affrontare la transizione verso un modello sostenibile, mentre tutte le più importanti economie mondiali si muovono in quella direzione, è un approccio fallimentare, che metterebbe l’Europa fuori dalla storia e fuori dalla partita.
Occorre invece pretendere strumenti e risorse per operare una trasformazione giusta, che sappia sanare le ferite sociali e ambientali provocate dal modello di sviluppo dal quale occorre uscire, feroce con i diritti di ecosistema e persone.
L’ingresso dei Verdi Europei in maggioranza sarebbe un importante passo in questa direzione comune, mentre resta da rigettare ogni minimo cenno di apertura alle destre estreme e nazionaliste, che promettono, tra le altre cose, di interrompere il percorso virtuoso del Green Deal.
Roma, 27 giugno 2024