“Noi non cambieremo il nostro modo di vivere, non ci rassegneremo al terrore. Si arrenderanno prima loro. Distruggono le statue, noi vogliamo i caschi blu della cultura. Bruciano i libri, noi vogliamo le biblioteche. Oggi piangiamo Valeria Solesin. L’unico modo per ricordare lei e i caduti è continuare a vivere la nostra vita. L’Italia non cambierà la propria posizione dopo i fatti di Parigi ed onorerà tutte le proprie responsabilità internazionali”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, nell’incontro ‘Italia-Europa: una risposta al terrore‘ nella sala degli Orazi e dei Curiazi in Campidoglio.
Il premier ha poi annunciato le misure che il governo italiano metterà in campo per contrastare il terrorismo e il dilagare della cultura del terrore.
“Per ogni euro in più investito sulla sicurezza deve esserci un euro in più investito in cultura. Non può essere solo securitaria la risposta al terrore dell’Italia. Ogni centesimo non sara’ un costo ma un investimento se ci ricordiamo che stiamo investendo nella nostra identità”.
1 mld sulla sicurezza, 1 mld sulla nostra identità culturale. “Il governo proporrà nel prosieguo della legge stabilità di spostare, come già inizialmente previsto, al 2017 la diminuzione dell’Ires, ma impiegheremo 2 miliardi di euro per dare una risposta ai professionisti della sicurezza e dell’educazione. Un miliardo in sicurezza, uno nell’identità culturale”.
Quattro le linee guida per gli investimenti in sicurezza:
- 150 mln sulla cyber security;
- estensione degli #80euro ai lavoratori delle forze dell’ordine;
- 50 milioni per rinnovare la strumentazione delle forze dell’ordine;
- 500 mln per la difesa con investimenti mirati ad esigenze strategiche.
Linee guida per investire 1 mld in cultura:
- 500mln a città metropolitane per interventi nelle periferie;
- estendiamo ai 18enni il bonus cultura di 500 euro già previsto per i professori;
- 50 milioni per il diritto allo studio e per borse di studio;
- 150 mln per consentire di devolvere il 2xmille ad associazioni culturali.
“Noi non accetteremo mai, come Italia e come italiani di odiare la musica. La patria è e rimarrà la patria della musica e non dell’odio. Gli integralisti- dice Renzi citando il film Timbuctu- odiano anche un pallone, odiano il calcio e l’allegria. La risposta che deve dare l’Italia è molto semplice. Noi non cambieremo mai il nostro modo di vivere. Non ci rassegneremo mai al terrore. Se smettessimo di essere noi stessi- aggiunge- faremmo vincere il terrore una volta di più”.
Renzi ha concluso: “Ciò che è accaduto a Parigi ha segnato un salto di qualità nella battaglia culturale che stiamo vivendo: sono stati scelti obiettivi comuni, i simbolo di una generazione che ha conosciuto solo la pace e la libertà. Immaginano il terrore, noi rispondiamo con la cultura”.