“Solleva grande preoccupazione la rottura della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale della Distribuzione Moderna Organizzata, che lascia senza risposte 240 mila lavoratrici e lavoratori che attendono il rinnovo di un contratto scaduto da piĆ¹ di 4 anni.
La causa del fallimento della trattativa sembra essere lo scambio proposto da Federdistribuzione alle parti sindacali fra un aumento retributivo, tutto da definire, ma che ĆØ dovuto, in ragione del tempo passato e degli effetti nefasti dellāinflazione e il peggioramento delle giĆ deboli tutele normative.
Viene chiesta una ulteriore precarizzazione del lavoro, con una sempre piĆ¹ ampia estensione dei contratti a termine, anche oltre le previsioni di legge, e il sottoinquadramento per alcune funzioni. PrecarietĆ , bassi salari, appalti (anche nelle forme similari della terziarizzazione e del franchising), si confermano come lāinsieme perverso alla base della drammatica questione salariale che attanaglia il nostro paese.
Siamo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori e dei loro sindacati, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, che hanno proclamato, unitariamente, una giornata di sciopero per il 30 marzo”.
CosƬ in una nota Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro nella segreteria nazionale del PD.