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La manovra 2025 è punitiva per gli italiani all’estero, sulle pensioni è scippo

“Il Governo Meloni ha tradito tutte le promesse fatte agli italiani all’estero. Per il Partito democratico è una battaglia fondamentale che faremo nella legge di Bilancio sostenendo gli emendamenti che abbiamo presentato e segnalato a partire da quello sulla rivalutazione dell’indicizzazione delle pensioni. Siamo l’unico gruppo parlamentare a pensare agli italiani all’estero, oltre 6 milioni di concittadini, la cosiddetta 21esima regione italiana”. Così Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera, in apertura della conferenza stampa del Pd sulla presentazione del pacchetto di emendamenti alla legge di Bilancio sugli italiani residenti all’estero.

“Gli emendamenti riguardano principalmente la richiesta di soppressione del blocco rivalutazione dell’indicizzazione per i pensionati che vivono all’estero. Stiamo parlando di 8 milioni di euro, uno scippo vero e proprio, che si spalmerà fino al 2034. Un italiano all’estero che prende mille euro al mese, dal 2026 perderà ogni mese 50 euro, oltre all’eccedenza dell’anno. È un atto gravissimo”, ha spiegato Toni Ricciardi, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera ed eletto all’estero nella circoscrizione Europa.Gli altri emendamenti segnalati – hanno aggiunto i deputati Pd eletti all’estero Porta, Carè, Di Sanzo riguardano il rinnovo dei passaporti, sul modello spagnolo – che funziona benissimo e che prevede il rinnovo una tantum per gli over 70enni. Un modo per snellire il sistema dell’emissione dei passaporti del 30/35% dei siti consolari con risparmi economici e vantaggi evidenti per i nostri concittadini. Inoltre – aggiungono- proponiamo per i frontalieri un ampliamento dello smart working dal 25% al 40% come prassi consolidata in Europa negli altri Paesi ed è un emendamento a costo zero per lo Stato. Ed ancora il supporto attraverso uno stanziamento di 500.000 euro sia nel 2025 che nel 2026 per il contributo alle spese di funzionamento del CGIE e dei COMITES, due organismi rappresentativi della collettività italiana all’estero.

“Non era mai capitato – ha concluso il responsabile Pd italiani nel mondo, Luciano Vecchi – di vedere una legge di bilancio punitiva per gli italiani all’estero. Tutto questo accade solo perché i partiti che sostengono questo Governo non godono di ottima salute all’estero”.

 

 

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