“Anche oggi nei nostri interventi in assemblea c’è stato un ennesimo generoso tentativo unitario. È purtroppo caduto nel nulla. Abbiamo atteso invano un’assunzione delle questioni politiche che erano state poste, non solo da noi, ma anche in altri interventi di esponenti della maggioranza del partito. La replica finale non è neanche stata fatta. È ormai chiaro che è Renzi ad aver scelto la strada della scissione assumendosi così una responsabilità gravissima”. Lo affermano Michele Emiliano, Enrico Rossi, Roberto Speranza.
“Sono esterrefatto ed amareggiato per la presa di posizione di Emiliano, Rossi e Speranza. Chiunque abbia seguito il dibattito della assemblea nazionale si e’ potuto rendere conto che esso andava in tutt’altra direzione, intervento dopo intervento. Segno che questa presa di posizione – del tutto ingiustificata alla luce del confronto odierno nel Pd – era evidentemente una decisione già presa”. Lo dichiara Lorenzo Guerini, vicesegretario del Pd.
“Ancora uno strappo, ancora una giravolta, ancora una decisione che era evidentemente già stata presa e che si scarica sul Pd e sulla sua comunità”. Lo dichiara il responsabile degli Enti locali del Pd, Matteo Ricci. “Dispiace, certo, la posizione dei tre della minoranza, ma l’amaro in bocca resta per la mancanza di rispetto che Speranza, Emiliano e Rossi riservano ai militanti del Pd e la contraddizione stridente con il dibattito di oggi in assemblea”, aggiunge Ricci. “Ora si e’ aperta la stagione congressuale, e il Pd guarderà avanti, ai grandi temi e ai problemi degli italiani, senza voltarsi indietro alle tattiche e alle capriole di chi vuole solo ferire i democratici, la nostra comunità”.