“Su questi temi è sempre giusto lasciare la libertà di coscienza. Abbiamo comunque tanti fari che illuminano il cammino, da Renzi alla ministra Boschi, persino Pietro Grasso ha espresso il suo parere favorevole. Quanto al Pd, su molti temi si è dilaniato, dall’articolo 18 alla scuola per non parlare delle riforme costituzionali. Ma poi alla fine si è trovata l’unità”. Lo afferma la relatrice del ddl: sulle unioni civili Monica Cirinnà in una intervista all’Unità. E aggiunge: “Sulla lealtà dei 5 Stelle sono certa al 100%, perché hanno contribuito attivamente alla formulazione del testo”. In merito alla proposta di Maurizio Sacconi di tornare in commissione commenta: “Non la considero neanche una proposta, ma l’ennesimo tentativo di impantanare la legge”.
Sulla stepchild adoption poi precisa: “Sono contenta di poter sottolineare questo punto, che finora è stato oscurato. Il testo prevede l’estensione della responsabilità genitoriale sul figlio del partner (preferisco utilizzare l’italiano) con la stessa procedura prevista per i coniugi dalla legge 184 del 1983 e da quell’anno applicata in Italia. La procedura non è mai automatica, ma prevede la valutazione caso per caso di un giudice, il quale deciderà se concedere l’adozione speciale o no”.