Tommaso Cerno, neo senatore, perché ha deciso di iscriversi al Pd?
«Non è una scelta improvvisa né casuale, è una scelta di impegno, di vita. Mi iscrivo al circolo Aldo Aniasi, nel cuore del mio collegio e nel cuore di Milano».
È la prima volta che prende la tessera di un partito?
«Sì, a 43 anni prendo la mia prima tessera».
Come Carlo Calenda, anche lei vuole dare un segnale di orgoglio Pd?
«Pd milanese ha fatto un lavoro enorme in questi anni, e questo è stato riconosciuto da tutti, anche nel risultato non buono del Pd a livello nazionale. Per questo credo sia giusto partire da qui per contribuire in maniera attiva alla ricostruzione del Pd nel Paese».
Quale può essere questo contributo?
«Di idee e di azione: il Nord e Milano non possono essere marginali nel dibattito su come far ripartire un partito che ha 11 anni di vita ma non ha mai vinto le elezioni politiche. E soprattutto da qui, dalla vera capitale d`Italia, possiamo far tornare al centro la visione socialdemocratica eliberale, che è la vera anima del
Pd».
C’è polemica tra il sindaco Sala e l`onorevole Fiano per i giudizi di Sala su Renzi. Da che parte sta?
«Il sindaco, da amministratore capace qual è, ha bisogno di allargare presto il suo modello, perché tra non molto alcuni Comuni dell`area metropolitana andranno al voto e Milano non può isolarsi. Ma non vedo contraddizione con quello che dice Fiano: tutti possiamo contribuire al dibattito».