Ho avuto il privilegio di collaborare con Luigi Berlinguer negli ultimi anni del suo impegno istituzionale e politico.
Luigi è stato uno degli ultimi “antichi maestri” della sinistra italiana, una personalità pienamente europea, in grado di tramandare l’eredità politica e culturale del movimento comunista attraverso una costante riflessione e adattamento alle sfide della modernità.
Questa riflessione, già in anni molto precedenti alla caduta del muro di Berlino, è passata in primo luogo per un rapporto aperto e originale con il mondo della cultura e per la comprensione della naturalezza della scelta di sostenere l’integrazione europea, in una continua dialettica tra la propria vocazione accademica e la scelta di vita dell’impegno politico.
Luigi è stato un politico raro, con una curiosità intellettuale fuori dal comune.
Ci lascia l’insegnamento che è proprio attraverso una relazione prioritaria con il mondo della cultura, della scienza e della conoscenza, che i partiti e le istituzioni possono trarre ispirazione per migliorare e servire a pieno il proprio mandato.
Un pensiero a tutti i colleghi e compagni che come me hanno avuto la possibilità di essere al suo fianco in questi anni. Insieme abbiamo goduto della sua grande ironia, umanità e forza morale, che porteremo con noi come insegnamento di vita.
Francesco Cerasani