“C’è un tempo per la polemica e un tempo in cui tutto il Paese deve unirsi, per essere più forte. È questo il senso dell’invito alla condivisione che abbiamo fatto al governo, soprattutto alla luce delle notizie allarmanti sul suo stato di detenzione. Le modalità di coinvolgimento le valuti l’esecutivo, ma l’Iran deve sapere che dietro l’angoscia dei familiari e del presidente Mattarella per Cecilia Sala c’è l’Italia”. Lo afferma Peppe Provenzano, deputato Pd e responsabili esteri dem, in un’intervista a La Repubblica.
“Abbiamo appreso che” la giornalista detenuta in Iran “sta subendo un trattamento inumano. Si trova non in una cella singola, ma in un immotivato isolamento, una cella di punizione in cui non è entrato nulla. È inaccettabile. L’Italia deve esigere il rispetto dei suoi diritti fondamentali. Calpestare la dignità di Sala significa calpestare la dignità dell’intero nostro Paese”, ha aggiunto. La convocazione dell’ambasciatore dell’Iran in Italia da parte della Farnesina “era un passaggio necessario. In questi giorni ho sentito l’ambasciatrice a Teheran, donna di grande sensibilità e professionalità. Ripeto, non è il momento della polemica ma non accettiamo di subirne. Ho visto opinionisti di destra che hanno accusato il mondo femminista e la sinistra di scarsa iniziativa. Se abbiamo agito fin qui con discrezione è esclusivamente per senso di responsabilità. Devono averlo tutti”, ha sottolineato Provenzano.