“È possibile che in Italia non si possa fare una campagna elettorale rispettando la verità? Di Maio è il vicepresidente del Consiglio e deve smetterla di raccontare bugie.
Sostiene che io chiedendo di equiparare gli emolumenti dei parlamentari italiani a quelli dei parlamentari europei, vorrei aumentare quelli di senatori e deputati italiani. È falso. Il mio disegno di legge non li aumenta nemmeno di un euro, anzi li diminuisce”. Lo sottolinea il senatore del Pd Luigi Zanda, tesoriere del partito.
“È ora di farla finita. Il mio ddl -puntualizza- prevede, soprattutto, che il nostro sistema applichi quella trasparenza che c’è nel Parlamento europeo e non c’è in Italia. Tutti sanno che, alle prese con la piattaforma Rousseau e la Casaleggio e Associati, la trasparenza è l’ultima cosa che i 5 stelle vogliono”.
“Lo ripeto per i faziosi del M5S: il ddl del senatore Zanda sugli stipendi dei parlamentari non è condiviso dal segretario del Pd né dal gruppo Pd in prima commissione che ho l’onore di guidare. Ergo non sarà mai discusso. Caro Di Maio prova con un’altra bufala. Questa non regge”. Lo afferma il senatore Pd Dario Parrini capogruppo dem in Commissione Affari Costituzionali replicando al leader del Movimento.
Caro @luigidimaio, all’aumento stipendio parlamentari proposto da Zanda, noi voteremmo contro. Tu pensa ai tuoi di parlamentari, che dovevano aprire Parlamento come una scatoletta di tonno, e l’unica cosa che hanno aperto, in Parlamento, è il conto bancario per mutuo agevolato!
— Patrizia Prestipino (@patriziaprestip) 4 maggio 2019