Di Maio nel dicembre 2015 tuonava: “di fronte a un avvisodi garanzia bisogna dimettersi, sono contrario alla presunzione di innocenza per un politico”.
Va bene madama la marchesa. Appena sono arrivati gli avvisi di garanzia tripla capriola all’ indietro: “bisogna leggere le carte e valutare caso per caso”.
Poi mentre era in corso il ginnico volo si aggiunge una decisa carpiatura: “se hanno fatto qualcosa contrario ai principi del movimento interverremo”.
Ma il gesto funambolico non finisce qui, visto che con colpo di reni si aggiunge un’altra acrobazia della Raggi che sostiene, come nel caso Nogarin, le dimissioni significherebbero dare “uno strapotere alla magistratura”.
Insomma contrordine cittadini e buonanotte ai suonatori. Inadatti a governare, i cinque stelle si rimangiano tutto, praticando una doppia morale e arrivando a dire con Di Maio che il codice della Casaleggio Associati è superiore alla legge italiana. L’unico metro di giudizio è la loro convenienza