Caporalato, Corrado (Pd): Abolire Bossi-Fini perché non risolve problemi e favorisce sfruttamento
“Non potevamo mancare. Lo abbiamo detto e lo faremo. In memoria di Satnam Singh, ucciso brutalmente dalla disumanità del caporalato e di tutte le vittime e le persone sfruttate, contro il sistema criminogeno in cui questa piaga prolifera indisturbata”. Lo dichiara Annalisa Corrado, responsabile Conversione ecologica e green economy nella segreteria nazionale Pd, che ha partecipato, con una delegazione dem, alla manifestazione nazionale contro sfruttamento, caporalato e morti sul lavoro promossa a Latina dalla Cgil. “Ci batteremo per abrogare la Bossi-Fini -prosegue Corrado – che non risolve nessun problema e crea, anzi, un contesto perfetto per gli imprenditori spregiudicati che cercano invisibili senza diritti da sfruttare, riducendoli indisturbati allo stato di schiavitù”. Conclude Corrado: “Servono le risorse per applicare la legge contro il caporalato aumentando i controlli e finanziando la prevenzione, anche perché non è accettabile che, a causa dell’assenza di controllo, risorse europee finiscano per favorire chi utilizza pratiche criminali. Occorre, inoltre, supportare le aziende rispettose dei diritti delle persone e dell’ambiente, che oggi subiscono la concorrenza sleale dei criminali. Non molleremo la presa. Basta caporalato!”.
Roma, 6 luglio 2024
“Non potevamo mancare. Lo abbiamo detto e lo faremo. In memoria di Satnam Singh, ucciso brutalmente dalla disumanità del caporalato e di tutte le vittime e le persone sfruttate, contro il sistema criminogeno in cui questa piaga prolifera indisturbata”. Lo dichiara Annalisa Corrado, responsabile Conversione ecologica e green economy nella segreteria nazionale Pd, che ha partecipato, con una delegazione dem, alla manifestazione nazionale contro sfruttamento, caporalato e morti sul lavoro promossa a Latina dalla Cgil. “Ci batteremo per abrogare la Bossi-Fini -prosegue Corrado – che non risolve nessun problema e crea, anzi, un contesto perfetto per gli imprenditori spregiudicati che cercano invisibili senza diritti da sfruttare, riducendoli indisturbati allo stato di schiavitù”. Conclude Corrado: “Servono le risorse per applicare la legge contro il caporalato aumentando i controlli e finanziando la prevenzione, anche perché non è accettabile che, a causa dell’assenza di controllo, risorse europee finiscano per favorire chi utilizza pratiche criminali. Occorre, inoltre, supportare le aziende rispettose dei diritti delle persone e dell’ambiente, che oggi subiscono la concorrenza sleale dei criminali. Non molleremo la presa. Basta caporalato!”.
Roma, 6 luglio 2024