A nessuno piace pagare tasse, imposte e canoni, ma se ciò che paghiamo è equo e soprattutto se ci offre un servizio, una prestazione, se è utile a noi e alla comunità, allora pagare sarà meno spiacevole e più consapevole.
Il canone Rai, ad esempio: siamo passati da un’evasione generalizzata al pagamento in bolletta. E così oggi si paga meno e si paga tutti.
La cosa che non tutti sanno è che il canone italiano, con i suoi 90 euro annui attuali, non solo è ben sotto la media europea (127,6 euro), ma è anche meno costoso di quello applicato in paesi vicini, come la Croazia, la Francia, l’Austria, la Germania, il Belgio.
Canone Rai: Pagare meno, pagare tutti: si può fare. Noi lo abbiamo fatto. Costava 113€. Ma molti facevano i furbi. Il Governo dei #millegiorni ha messo una regola semplice: ha costretto tutti a pagare. Ma abbiamo abbassato il costo da 113€ a 100€ e adesso 90€.
Più del 20% di riduzione.
Oggi sono arrivati i dati ufficiali: prima pagavano 16 milioni di persone, adesso pagano 22 milioni di persone. Non è fantastico?Se paghiamo tutti, paghiamo meno. C’è chi vive di chiacchiere e chi passo dopo passo prova a cambiare: questa è in fondo la differenza tra populisti e politici.
Questa è una sintesi del post sulla riforma del Canone RAI fatto da Matteo Renzi il10 maggio 2017 su Facebook.
La riforma del Canone RAI era già stata annunciata un mese prima durante il #MatteoRisponde, la diretta social con la quale Renzi rispondeva sui canali YouTube e Facebook a tutte le domande che gli venivano fatte settimanalmente, annunciando cosa sarebbe cambiato per tutti i cittadini.
Guarda qui lo stralcio sul canale di Palazzo Chigi (circa 25’30”)
Canone Rai, che cos’è
Il canone RAI è un’imposta sulla detenzione di «uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive indipendentemente dalla qualità o dalla quantità del relativo utilizzo» (artt. 1 e 27 del R.D.L. del 21/02/1938 n. 246 e dall’art. 2 del D.L.Lt. 21/12/1944 n. 458)
PagamentoCanone Rai
Con la legge di stabilità approvata il 22 dicembre 2016 sono state apportate alcune modifiche alla modalità di pagamento e all’importo del canone RAI a partire dal 2016.
La novità sostanziale è la riduzione dell’importo ordinario. Dai 113 euro annui del 2015, si è passati a 100 euro per il 2016 e 90 euro per il 2017.
Non ci sono più i classici pagamenti con bollettino postale ma i cittadini ricevono un addebito nella bolletta elettrica con l’importo indicato nella fattura con una voce distinta.
Il canone è distribuito in rate mensili (due se la fattura elettrica è bimestrale, tre se è trimestrale).
Chi paga il Canone Rai
- «Chiunque detenga un apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle trasmissioni televisive» deve pagare il canone RAI.
- Se si usa la tv solo come monitor per il computer o per vedere dei dvd si deve comunque pagare.
- Se si ha un apparecchio ma non si guarda mai la RAIo si ha un contratto per la visione di trasmissioni tramite satellite o via cavo, si deve pagare lo stesso.
Esenzione Canone Rai
La legge di stabilità ha anche introdotto il principio “presunzione” del possesso degli apparecchi tv: dal primo gennaio del 2016 la detenzione di un apparecchio si presume nel caso in cui esista un’utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui un soggetto ha la residenza anagrafica.
Chi possiede solo un computer privo di sintonizzatore TV non deve pagare il canone.
Dichiarazione Sostitutiva Canone Rai
Ogni cittadino, sotto responsabilità penale in caso di falsa dichiarazione, può presentare una certificazione entro il 31 gennaio di ogni anno di non detenzione degli apparecchi ed essere esentato dal pagamento del Canone. (“Dichiarazione sostitutiva di non detenzione” della televisione)
È previsto il pagamento del canone anche con il modello F24:
- quando nessun componente della famiglia anagrafica, tenuta al versamento del canone, è titolare di contratto elettrico di tipo domestico residenziale;
- per chi abita nelle isole non interconnesse con la rete di trasmissione nazionale, ossia: Ustica, Tremiti, Levanzo, Favignana, Lipari, Lampedusa, Linosa, Marettimo, Ponza, Giglio, Capri, Pantelleria, Stromboli, Panarea, Vulcano, Salina, Alicudi, Filucudi, Capraia, Ventotene.
I principali risultati
“Dai primi risultati disponibili è comunque evidente come nel 2016 ci sia stato un notevole recupero di gettito, da 16,5 milioni di abbonati nel 2015 si è passati a circa 22 milioni di soggetti addebitati nel 2016, che ha già consentito, tra l’altro, una significativa riduzione dell’importo del canone annuo per i cittadini, passato da 113,5 euro nel 2015 a 100 euro nel 2016 e a 90 euro nel 2017“. A dirlo è Rossella Orlandi, direttrice dell’Agenzia delle Entrate durante un’Audizione alla Camera dei deputati.
Grazie alla riduzione dell’evasione, la riscossione delcanone Raiattraverso labolletta elettricaha comportato un aumento degli abbonati pari a 5,5 milioni in più rispetto all’anno precedente quelli registrati nel 2016.
Le fake news sul Canone RAI
Come da copione, con la riforma del Canone Rai sono immediatamente nate delle “bufale” da social network con si voleva creare, ad arte, false notizie sul vero importo da pagare. È del tutto falsa la notizia che sulle due rate, 70 euro di luglio e i 30 successivi, si applicherebbe la stessa aliquota iva della corrente elettrica, il 22%, portando così a 122 euro complessivi il costo del canone anzichè i 100 previsti. Il canone della Rai da pagare insieme alla bolletta della luce è esente dall’Iva per legge e lo dimostrano le bollette dell’imposta.
“Pagare meno, pagare tutti: si può fare. Noi lo abbiamo fatto”