Camere sciolte, al voto il 4 marzo
“Dunque, si parte davvero. Voteremo il 4 marzo.
Da un lato ci sono le promesse mirabolanti di Berlusconi e Salvini, il tandem dello spread e del populismo. Dall’altro Di Maio e Grillo, che vogliono referendum su euro e vaccini, promettendo assistenzialismo e sussidi.
E poi ci siamo noi. Che in questi anni abbiamo lavorato tanto e sbagliato qualcosa ma che siamo una squadra credibile e affidabile.
In questi anni tutti gli indicatori economici hanno cambiato verso, nessuno escluso. Presentiamo dei risultati, allora: il Paese sta meglio di prima. Ma presentiamo soprattutto idee per andare ancora avanti, perché siamo i primi a non accontentarci.
Vogliamo più futuro, vogliamo più vita, vogliamo più qualità. E pensiamo all’Italia che vuole creare lavoro, non assistenzialismo.
L’Italia dei diritti, del sociale, della cultura. L’Italia che non esce dall’Euro, ma porta umanità in Europa. Questi siamo noi. Siamo oggettivamente tutta un’altra storia rispetto al populismo a cinque stelle e all’estremismo di questa destra leghista.
Mancano 65 giorni. Non lasceremo questo Paese a chi vive di rancore e di rabbia. Mettiamoci al lavoro, amici, senza paura.
Perché il 4 marzo sia una bellissima giornata, avanti”.
Così il segretario del PD Matteo Renzi in un post Facebook ha commentato lo scioglimento delle Camere e l’annuncio del voto alle elezioni politiche il 4 marzo 2018.
Comunicato del CDM
Il Consiglio dei ministri, prendendo atto della decisione del Presidente della Repubblica SergioMattarelladi sciogliere le Camere, ha approvato, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro dell’interno Marco Minniti, tre decreti del Presidente della Repubblica per le elezioni politiche del 2018.
1. Convocazione dei comizi per l’elezione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica (decreto del Presidente della Repubblica).
2. Assegnazione alle regioni del territorio nazionale e ai collegi plurinominali di ciascuna regione nonchè alle ripartizioni della circoscrizione Estero del numero dei seggi spettanti per l’elezione del Senato della Repubblica (decreto del Presidente della Repubblica).
3. Assegnazione alle circoscrizioni elettorali del territorio nazionale e ai collegi plurinominali di ciascuna circoscrizione nonchè alle ripartizioni della circoscrizione Estero del numero dei seggi spettanti per l’elezione della Camera dei Deputati (decreto del Presidente della Repubblica).
Ieri sera dopo la dichiarazione del Presidente della Repubblica, in una nota congiunta, Matteo Renzi,Ettore Rosato e Luigi Zanda avevano commentato: “Con lo scioglimento delle Camere si chiude una Legislatura tra le più produttive della storia repubblicana. Nei primi mesi del 2013 quasi nessuno pensava possibile raggiungere traguardi così rilevanti. Eppure ci siamo riusciti, tra mille difficoltà e problemi. Larga parte del merito va ai gruppi parlamentari del Pd che vogliamo ringraziare di cuore. È stato un grande onore lavorare insieme a voi per il nostro Paese”.