“Come ampiamente previsto e da noi denunciato, con due recenti note, la Commissione europea ha preannunciato all’Italia nuove procedure d’infrazione collegate all’indebolimento progressivo e alla mancata applicazione di leggi a tutela della biodiversità e della fauna. Sanzioni che dovremo pagare (tutte e tutti) per l’ostinata e vetusta idea di possesso assoluto dell’ecosistema, al punto di ignorare le direttive europee e gli alti valori sanciti dalla Costituzione”. È quanto dichiara Annalisa Corrado, responsabile Conversione ecologica, clima, green economy e Agenda 2030 nella segreteria nazionale del Partito democratico.
“Non solo distruggiamo l’equilibrio fragile della casa comune, messo sotto stress dalla crisi climatica e dalla pressione antropica – spiega la responsabile dem -, ma facendolo paghiamo multe con risorse pubbliche. Motivi? Tra le altre cose – aggiunge – il mancato divieto delle munizioni al piombo in tutte le zone umide (causa di avvelenamento), l’autorizzazione della caccia in periodo vietato e in aree protette, la gravissima inazione istituzionale nel contrasto e nella lotta al bracconaggio”.
“A maggior ragione, oggi più di ieri – conclude Corrado – diciamo no alla PdL Bruzzone e all’approccio irricevibile di questa destra, testimoniato plasticamente dall’ “abbattimento lampo” voluto dalle Istituzioni in Trentino, dell’orso identificato con la sigla M90, senza offrire alcuna valida alternativa da mettere in campo”.