Brandizzo: Guerra (Pd), Le stragi non si sono fermate. Occorrono risposte
“Domani sarà passato un anno dalla strage alla stazione ferroviaria di Brandizzo in cui sono morti 5 lavoratori. Il Partito Democratico è vicino al dolore delle famiglie delle vittime, non certo sopito dal tempo. Nel ripensare a Brandizzo constatiamo che, non solo Rfi, ma anche altri importanti gruppi del nostro Paese, continuano ad esternalizzare le proprie attività di manutenzione che richiederebbero una qualificazione adeguata, proprio al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. Al tempo stesso, continuiamo a chiedere al governo di rivedere il taglio del Pnrr che destinava 500 milioni al sistema Ertms, finalizzato ad aumentare la sicurezza della circolazione ferroviaria. Le stragi non si sono fermate: dopo Brandizzo, Firenze, Suviana, Casteldaccia. E non sono tragiche fatalità. È necessario dare risposte. Porre fine alla catena degli appalti e subappalti che, nel passaggio da un anello all’altro, allenta responsabilità e prevenzione. Ridurre la precarietà del lavoro, perché chi opera su un posto di lavoro, abbia il tempo e la possibilità di conoscerne i rischi ed essere adeguatamente formato. Attivare un sistema vero di controlli e sanzioni, che non può limitarsi a una patente a crediti che, al di là degli annunci, si è tradotta in poco più di un adempimento burocratico aggiuntivo”. Lo dichiara Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro nella segreteria nazionale Pd. Roma, 29 agosto 2024
“Domani sarà passato un anno dalla strage alla stazione ferroviaria di Brandizzo in cui sono morti 5 lavoratori. Il Partito Democratico è vicino al dolore delle famiglie delle vittime, non certo sopito dal tempo. Nel ripensare a Brandizzo constatiamo che, non solo Rfi, ma anche altri importanti gruppi del nostro Paese, continuano ad esternalizzare le proprie attività di manutenzione che richiederebbero una qualificazione adeguata, proprio al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. Al tempo stesso, continuiamo a chiedere al governo di rivedere il taglio del Pnrr che destinava 500 milioni al sistema Ertms, finalizzato ad aumentare la sicurezza della circolazione ferroviaria. Le stragi non si sono fermate: dopo Brandizzo, Firenze, Suviana, Casteldaccia. E non sono tragiche fatalità. È necessario dare risposte. Porre fine alla catena degli appalti e subappalti che, nel passaggio da un anello all’altro, allenta responsabilità e prevenzione. Ridurre la precarietà del lavoro, perché chi opera su un posto di lavoro, abbia il tempo e la possibilità di conoscerne i rischi ed essere adeguatamente formato. Attivare un sistema vero di controlli e sanzioni, che non può limitarsi a una patente a crediti che, al di là degli annunci, si è tradotta in poco più di un adempimento burocratico aggiuntivo”. Lo dichiara Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro nella segreteria nazionale Pd. Roma, 29 agosto 2024