“Oggi è la Festa della Repubblica, la Festa di tutti. Mi piace pensare che per le donne italiane questa Festa abbia, però, un significato ancora più profondo, che la sentiamo ancora di più la ‘nostra’ Festa”. Così Maria Elena Boschi, ministro per le Riforme, in un intervento sul Sole 24 Ore.
“Le donne, come l’Italia intera, ebbero bisogno di scrivere la pagina fondamentale della Resistenza, per ritrovare la libertà, per passare da ‘patriote invisibili’ a protagoniste della scena nazionale”, sottolinea. Le ‘madri costituenti’, ricorda, furono “solo 21 su un totale di 556 deputati. Poche, ma decisive. Perchè senza questa presenza non sarebbero stati scritti nella Costituzione, o non avrebbero avuto la stessa forza, i principi di parità che sono stati alla base della trasformazione non solo delle leggi, ma della vita, della cultura e del modo di essere degli italiani”.
“Non ha torto chi ha definito quella delle donne l’unica rivoluzione vincente del secolo scorso. Ma ogni donna lo sa, lo vive quotidianamente sulla propria pelle: il cammino non è affatto concluso”: “troppi ambiti continuano ad essere pensati da uomini per uomini. Ma sappiamo – conclude Boschi – che da quel 2 giugno 1946 le donne anche in Italia partecipano e contano nelle scelte fondamentali per il nostro Paese”.