Sono 31.260 le domande per l’Ape sociale e 19.870 quelle per accedere alla pensione anticipata per i precoci presentate all’Inps fino alle ore 16 del 7 luglio, per un totale di 51.130.
Per quanto riguarda il reddito ponte, cioè l’Ape sociale, la maggior parte delle richieste (22.449) è stata inoltrata dai lavoratori disoccupati che hanno già terminato da almeno 3 mesi gli ammortizzatori sociali. A grande distanza le altre categorie di persone che possono accedere a questa prestazione: finora si contano 3.651 domande da parte di chi assiste una persona con handicap grave, 2.751 cittadini con invalidità civile pari almeno al 74%, 2.409 lavoratori addetti a mansioni difficoltose.
Questa ultima categoria è invece la più numerosa tra quelli che hanno chiesto di poter andare in pensione anticipata con 41 anni di contributi (invece dei 41 anni e 10 mesi se donne e 42 anni e 10 mesi se uomini) in quanto hanno iniziato a lavorare prima dei 19 anni. Sono infatti 7.225 le domande presentate da chi svolge una mansione difficoltosa. A seguire 5.739 disoccupati, 3.065 addetti a mansioni usuranti, 2.714 persone che assistono soggetti con handicap grave e 1.127 che hanno un’invalidità civile almeno pari al 74 per cento.
Il primo termine per l’invio delle richieste scade il 15 luglio. Chi avrà presentato la domanda entro tale data, nel caso abbia i requisiti, potrà contare sull’accesso alla pensione anticipata o al reddito ponte, con il solo rischio che eventualmente venga posticipato se le istanze con “le carte in regola” saranno troppe rispetto ai fondi messi a disposizione per finanziare queste misure.
Le richieste potranno comunque essere inserite nel sito Inps anche successivamente, purché entro il 15 novembre, ma in tal caso verranno prese in considerazione solo se ci saranno risorse residue rispetto alla prima tornata di domande. Peraltro non è detto che le oltre 51mila domande arrivate finora saranno tutte accettate. L’Inps dalla metà del mese inizierà a verificare i requisiti e risponderà ai diretti interessati entro il 15 ottobre. A quel punto chi avrà ricevuto il via libera potrà effettivamente accedere alla pensione anticipata o all’Ape sociale.