“La disoccupazione era oltre il 13%, adesso è sotto l’11%. Ci voleva coraggio per fare il jobs Act. Ma il tempo è galantuomo”: così Francesco Bonifazi, Tesoriere del Pd, commenta i dati dell’Istat che vedono un’ Italia in recupero nel secondo trimestre 2017 con il mercato del lavoro: prosegue la crescita dell’occupazione, diminuisce la disoccupazione.
La disoccupazione era oltre il 13%, adesso è sotto l'11%. Ci voleva coraggio per fare #jobsact. Ma il tempo è galantuomo #avanti
— Francesco Bonifazi (@FrancescoBonif1) 12 settembre 2017
Risultati incoraggianti anche per il premier Paolo Gentiloni
#Istat Disoccupazione ai minimi dal 2012. Buoni risultati da jobs act e ripresa. Ancora molto da fare su lavoro ma tendenza incoraggiante
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) 12 settembre 2017
“Scende il tasso di disoccupazione 10,9 (-0,6 su anno). Riforme e politiche pubbliche danno frutti, ora impegno soprattutto per i giovani”, scrive su Twitter anche il capogruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato,
#ISTAT scende tasso #disoccupazione 10,9 (-0,6 su anno) Riforme e politiche pubbliche danno frutti, ora impegno soprattutto per i giovani
— Ettore Rosato (@Ettore_Rosato) 12 settembre 2017
Nel periodo in questione l’economia italiana ha registrato una crescita del Pil pari allo 0,4% in termini congiunturali e all’1,5% su base annua mentre nel complesso, l’economia dei paesi dell’area Euro è cresciuta dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e del 2,2% nel confronto con lo stesso trimestre del 2016. I segnali di consolidamento dell’espansione dei livelli di attività economica, particolarmente significativi nell’industria in senso stretto e nei servizi, sono associati a un assorbimento di lavoro da parte del sistema produttivo che continua a espandersi in linea con la dinamica del Pil: le ore complessivamente lavorate crescono dello 0,5% sul trimestre precedente e dell’1,4% su base annua, confermando l’elevata intensità occupazionale della ripresa in corso.
Il tasso di disoccupazione scende poi per il secondo trimestre consecutivo attestandosi all’11,2% (-0,4 punti). Il tasso di inattività sale al 34,7% (+0,1 punti), dopo la diminuzione nei due precedenti trimestri.