“Una logica distorsiva, quella che torna in auge nella destra in queste ore, con la proposta di eliminare il ballottaggio nelle elezioni dei Comuni con più di 15mila abitanti, se uno dei candidati raggiunge il 40% dei voti. Sindaci e Sindache eletti con questa legge elettorale, in prevalenza nell’alveo delle forze progressiste – deve essere questo il principale problema della destra!- hanno mostrato di essere capaci di saper attrarre, sulla fiducia nelle loro persone, una platea di elettori ampia, quasi sempre oltre il perimetro del consenso delle forze politiche che li sostengono. Evidentemente quindi la destra li ritiene pericolosi, perché spezzano il gioco delle filiere di potere, colpendo un istituto che punta ad avvicinare lo Stato ai cittadini e questi alla politica, ingigantendo il ruolo del potere e limitando quello delle persone. Un attacco alla partecipazione e alla democrazia che respingiamo con nettezza, pronti a scendere in piazza con sindache e sindaci in difesa della legge elettorale che funziona meglio, appunto quella dei Comuni”.
Cosi Stefania Bonaldi, Responsabile P.A. nella segreteria nazionale del Partito Democratico.