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Bonafoni: la manovra del governo chiude una porta in faccia al Terzo settore

“Il definanziamento del fondo per la povertà educativa, che pure in 10 anni ha dato sollievo e maggiori opportunità a mezzo milione di bambini e bambine in condizioni di fragilità. E poi, ancora niente per non autosufficienza e disabilità, così come si profilano nuove nuvole all’orizzonte a causa dei tagli agli enti locali e quindi anche al welfare.

Contravvenendo alle tante promesse, la manovra di bilancio appena approvata dal Parlamento – la terza dell’era Meloni – chiude una porta in faccia a tutto il comparto del Terzo Settore.

Non va meglio poi per quanto riguarda la mancata rimozione del tetto per il 5 per mille agli Enti del Terzo Settore, soldi che non finiscono là dove gli stessi contribuenti indicano di volerli indirizzare. Speriamo almeno che la proroga dell’entrata in vigore del regime dell’Iva per il Terzo Settore serva a risolvere la cosa una volta per tutte. Come Partito Democratico ci impegneremo in questo senso a partire già dai primi giorni del 2025”.

Lo dichiara in una nota Marta Bonafoni, coordinatrice della segreteria nazionale del Pd con delega al Terzo Settore e all’Associazionismo.

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