Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini spiega, in una intervista a l’Unità, come è nata la proposta di legge per l’obbligo di vaccinazione dei bimbi che accedono ai nidi in Emilia-Romagna: “Siamo partiti dall’osservazione che le nostre coperture vaccinali erano scese, già dal 2014, sotto la soglia del 95%, che come stabilisce l’OMS garantisce la miglior protezione a tutta la popolazione. Per noi il diritto e la tutela della salute viene prima di tutto. E deve valere per tutti. Per proteggere la salute dei bambini, in particolare di quelli più fragili perché affetti da patologie croniche o del sistema immunitario, dovevamo agire. Anche perché per questi bambini, che non possono vaccinarsi, l’unica possibilità di frequentare una comunità è quella che tutti gli altri siano vaccinati. Riteniamo di aver fatto una scelta di buon senso, di civiltà”, “noi non vogliamo che si debba avere paura di contrarre malattie che da decenni avevamo debellato”.
Precisa quindi che “l’anno in corso sarà di transizione, utile alle famiglie con bambini che già frequentano il nido per adeguarsi. La legge sarà vincolante a partire dal prossimo settembre, sia per le nuove domande di iscrizione, sia per chi ha già frequentato. E i prossimi mesi li utilizzeremo per una straordinaria campagna di sensibilizzazione e informazione e controinformazione”, “sentiamo di avere l’appoggio della comunità medica e scientifica, e della stragrande maggioranza delle famiglie”.
E sostiene che le altre Regioni seguiranno questo esempio: “Penso proprio di sì, penso alle dichiarazioni di Nicola Zingaretti e Debora Serracchiani. Ma anche Marche, Umbria e Toscana mi pare intendano provarci”.