Schlein: “Bologna e l’Italia meritano verità e giustizia”
“Siamo qui ancora a ricordare anche per trarre lezioni da questo passato che non passa“. Ha usato queste parole la segretaria del Pd Elly Schlein, presente alla celebrazione per il ricordo della strage. “Bologna non dimentica – ha detto Schlein – quello di oggi è un corteo molto partecipato. E’ una città che ogni anno si rimette in cammino: un’intera comunità al fianco dei familiari il cui impegno sta portando a risultati concreti insieme a quello di chi ha portato avanti le indagini e i processi qui a Bologna”.
Quest’anno, ha sottolineato la leader dem, “ci sono delle novità importanti, c’è stata la conferma dell’ergastolo sia per Cavallini che per Bellini, le conferme dei depistaggi, quindi è un anno in cui c’è una risposta ancora più forte a chi ha continuato a provare a riscrivere la verità dei fatti”.
“Fu una strage vile di matrice neofascista con intenti eversivi. Questo è quello che è accaduto a Bologna. Siamo qui per i familiari delle vittime ma anche per tutta la comunità bolognese, emiliano-romagnola e tutta l’Italia che merita piena verità e giustizia su quello che è accaduto”.
Ruotolo: “Il tempo del silenzio è finito”
“Ogni 2 agosto alle 10.25 c’è il minuto di silenzio per ricordare le 85 vittime della strage alla stazione di Bologna del 1980. Ma il silenzio non dura da un minuto, ma da 44 anni. Il silenzio dello Stato per il risarcimento delle vittime, che ancora non sanno se lo otterranno. Il silenzio su di una legge per le vittime del terrorismo non ancora approvata. Il silenzio sulla matrice fascista dell’attentato. Il silenzio sui processi ancora in corso. Oggi il ministro degli interni Matteo Piantedosi dichiara: ‘La strage di Bologna è stata una strage neofascista”. Meglio tardi che mai. Aspettiamo che se ne accorga anche la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. E’ finito il tempo del silenzio”. E’ quando scrive Sandro Ruotolo responsabile della memoria del Partito Democratico.