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Bocciato il bilancio a 5 Stelle, ora Roma rischia pioggia di tasse e condoni

“La bocciatura del bilancio è l’ultimo capitolo del disastro della saga Capitale dei 5 Stelle e della sindaca Raggi. I romani ora rischiano di pagare a caro prezzo le guerre di potere interne ai grillini. Marra, il cocco dei dioscuri Raggi e Di Maio, aveva provocato le dimissioni dell’assessore Minenna disperdendone il lavoro con i patetici risultati delle ultime ore. Viste le premesse, aumenti delle tasse e condoni saranno i piatti forti del menù che attende i romani. Roma ha costruito le sue fortune sul triumvirato Cesare-Crasso-Pompeo, il passaggio al triumvirato Raggi-Marra-Di Maio rischia di esserle fatale”. Lo dichiara il parlamentare dem Andrea Romano.

“Chi di bilancio ferisce di bilancio perisce verrebbe da dire nel commentare l’ennesimo fallimento della Giunta M5S a Roma guidata da Virginia Raggi. I fatti, e non i complotti o i poteri forti che tanto piacciono a Grillo, hanno messo in evidenza l’inadeguatezza di un Movimento che è capace solo a criticare e insultare. A fare i leoni dietro la tastiera dei pc o dei telefonini sono i campioni, ma quando c’è da pensare al bene dei cittadini si scoprono inadeguati e saccenti. Ora che anche il bilancio del Comune di Roma è da gettare nel cestino cosa si inventeranno i grillini per restare a galla?” Così, in una nota, il senatore PD, Salvatore Margiotta.

“Siamo allo sbando, ora dobbiamo capire cosa succede, anche perchè non è che è stata fatta una correzione o un rilievo, è stato detto che va smontato e rimontato il bilancio, il che significa che deve ricominciare a fare tutti i giri, tra giunta e municipi”, sottolinea, Roberto Giachetti, deputato PD, ex candidato sindaco di Roma e vicepresidente della Camera, dopo lo stop dei revisori dell’Oref al bilancio del Campidoglio.

“E’ una situazione – spiega Giachetti intervistato da Radio Cusano Campus – che alla luce delle parole trionfalistiche della Sindaca Virginia Raggi di qualche settimana fa, quando diceva che il bilancio sarebbe stato approvato entro il 23 dicembre, fa riflettere. Il problema più grande è che sono sei mesi che si discute soltanto di poltrone, di nomi, di faide interne al Movimento Cinque Stelle, la città è ferma e noi questa cosa non ce la possiamo permettere”.

Sull’eventuale possibilità di tornare a votare, cioè che Raggi non arrivi a fine mandato, Giachetti dichiara: “Questo non lo so, io dico semplicemente che ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. Qui non siamo all’asilo, hanno preso centinaia di migliaia di voti che avevano fiducia nella loro voglia di cambiare. E’ stata eletta, ha la responsabilità dei voti che ha preso, deve governare. Se non è in grado di farlo, dichiari fallimento e allora si andrà a nuove elezioni. Ma hanno detto ai romani di essere pronti a governare questa città, lo devono fare”, conclude.

“È ingiusto prendersela solo con la Raggi per il fallimento dei 5 stelle a Roma. Facile. Quel fallimento è il frutto di una storia collettiva, figlia di un imbroglio perpetrato ai danni del Paese e di Roma. Per anni si è spiegato agli italiani e ai romani che bastava l”honesta’!’, cacciare i ‘pdidioti’, tagliare qualche spreco e le ruberie. Facile. Non serve una classe dirigente, lo studio di situazioni complesse, l’esperienza fatta sui territori, nei luoghi di lavoro, nelle amministrazioni. No, con due slogan scemi e scontati si risolve tutto. Facile” commenta in un post su Facebook Marco Miccoli, deputato PD.

“State fallendo. Non la Raggi. Ma gli ideatori di questo gigantesco inganno – prosegue MICCOLI – I Grillo, i Travaglio, i Di Battista, la pletora di giornalisti compiacenti di certi talk show vergognosi. Voi avete fallito mille e mille volte ancora più dell’ incapace e debole Raggi. Ora ve la dico io una cosa ‘facile’: tornateve nel nulla da cui siete venuti e lasciate che l’Italia esca dalla trappola in cui l’avete imprigionata. Perché questo paese, nonostante i nostri errori, che sono tanti e sono gravi, merita altro”

*****

“L’Onorevole Di Maio parla di Roma a giorni alterni, forse perchè è consapevole di non conoscere la città, i suoi problemi e le difficoltà che si vivono soprattutto nelle periferie che lui poco frequenta. Per difendere il pasticciaccio del bilancio bocciato dall’Oref, tenta di intestare a questa amministrazione i risultati ottenuti da altri.

In particolare i 9 milioni di euro risparmiati e destinati anche ai disabili, cui fa riferimento in un’intervista di questa mattina sul Fatto Quotidiano, non sono frutto di scelte o programmazione a Cinque stelle, bensì dell’attento lavoro della Giunta precedente. Quei 9 milioni per i servizi sociali hanno anche permesso di recuperare l’emergenza sul personale AEC per i bambini disabili nelle scuole, che proprio la loro politica miope stava rischiando di creare”.

Lo dichiara la deputata PD Laura Coccia, commentando le parole di Di Maio in una intervista al ‘Fatto Quotidiano’. “Oggi, invece, la paura è che l’Amministrazione di Virginia Raggi lasci la città bloccata- conclude la deputata Dem- senza una programmazione e senza un chiaro orizzonte. Queste incapacità e indecisioni magari non arriveranno agli occhi di Di Maio, ma potrebbero colpire duramente la quotidianità di migliaia di cittadini romani. Proprio i più deboli e quelli che necessitano di maggiori servizi e assistenza”.

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