“Le primarie sono sempre salutari, si allarga la base sociale attraverso una partecipazione che rende trasparenti e condivisi i programmi”.
Così Francesco Boccia, Responsabile Autonomie territoriali e Enti Locali, esordisce nella sua intervista al Corriere della Sera.
“Enrico Letta ha unito il centrosinistra, che nel 2016 era diviso ovunque. Con il M5S non si può pensare ad un’alleanza in vitro, ma sui valori e sui problemi reali delle città. Noi non entriamo nelle vicende M55 e aspettiamo che l’ultima parola la dica Conte”.
Riguardo le amministrative a Napoli e a Roma, Boccia interviene sottolineando che “la cosa importante è l’unità della coalizione: per Napoli, presto si potrà leggere il programma di Manfredi per salvare la città; mentre di Gualtieri penso che abbia il coraggio del confronto, lo dimostra partecipando alle primarie con altri sei candidati. Roberto sarà il leader di una grande alleanza per la Capitale e vincerà le elezioni: un romano innamorato di Roma e stimato in Europa, la città ha bisogno di un sindaco bravo e autorevole”.
“Noi lavoriamo per vincere al primo turno, ma va da sé che al ballottaggio l’avversario è la destra”.
A chi chiede se, in caso di un esito negativo delle amministrative, la soluzione siano le dimissioni del Segretario, Boccia risponde che “il centrosinistra è unito ovunque e dove si può c’è l’alleanza con il M5S. Letta era a Parigi, non ha chiesto lui di venire ma è stato chiamato da tutti e ha smontato la sua vita per amore verso il Pd e l’Italia”.
Boccia conclude con una riflessione “Il presidente della Repubblica deve avere due attitudini fondamentali, amare il Tricolore e il popolo italiano ed esserne ricambiato.
Ad agosto inizia il semestre bianco si capirà ancora una volta quali sono le forze politiche che hanno a cuore l’Italia e quali quelle che alzeranno la posta, sapendo che le Camere non si possono sciogliere”.
Intervista di Monica Guerzoni sul Corriere della Sera