Sintesi dell’intervista di Francesco Malfetano su Il Messaggero
“Se il governo segue la proposta di Calderoli sull’autonomia e asseconda la Lega nell’esautorare il Parlamento farà danni irreparabili per il Paese, spaccandolo in due, ma noi non glielo consentiremo”, inizia così Francesco Boccia, senatore dem e responsabile Regioni e Enti locali della Segreteria nazionale, la sua intervista a Il Messaggero e aggiunge: “L’obiettivo del governo è mandare un messaggio a Milano e dire “guardate che facciamo l’autonomia” per conquistare la Regione Lombardia. Ma l’autonomia che stanno progettando spacca il Paese”.
“Se c’è una cosa che gli italiani non gli permetteranno di toccare è la figura del Presidente della Repubblica come garanzia. Al massimo si arriverà a un premierato forte che per il Pd andrebbe benissimo ma dicono una cosa e ne fanno un’altra”.
Boccia prosegue illustrando le differenze con il suo ddl in materia di autonomia: “Nel mio ddl del 2020 eravamo arrivati ad un voto unanime in conferenza Stato-Regioni e in conferenza unificata: con l’intesa per l’autonomia i poteri non vanno solo alle Regioni ma anche agli enti locali. Quello che noi diciamo quindi è che l’autonomia ha senso solo se dopo aver definito i Lep e aver ridotto le disuguaglianze tra i territori, attui il principio di sussidarietà e dai potere anche ai comuni. Solo così hai rafforzato l’unità nazionale come chiede Sergio Mattarella”.
Il Senatore chiude: “Nessuno si sottrarrà ad un confronto parlamentare serio sulle riforme, ma se accelerano con le modalità faremo ostruzionismo. Sul presidenzialismo invece ci sediamo a trattare solo se non è in discussione la figura del Capo dello Stato. Se invece si discute di un premierato forte per noi va bene, ma serve una nuova legge elettorale e un rafforzamento anche del Parlamento”.
Intervista integrale su Il Messaggero