“Nel 1946, quando la nostra Costituzione iniziò a prendere forma, si ritenne necessaria una discontinuità rispetto allo sport che era stato strumento di regime e propaganda.
Sono passati 75 anni e quei presupposti sono oggi antistorici, superati dai fatti e dalla letteratura scientifica”.
Così in un post Facebook Mauro Berruto, ex allenatore della nazionale italiana di volley maschile, nominato da Enrico Letta membro di segreteria con delega allo sport, in occasione della Giornata internazionale dello sport.
“È definitivamente arrivato il tempo di considerare lo sport come bene essenziale, inserire la parola “sport” nella nostra Costituzione e capovolgere un paradigma: definire e normare il “diritto allo sport”, come si fa con istruzione e salute. Il diritto costituzionale allo sport è la strada maestra per costruire un modello nuovo e generare “cultura del movimento”.
Una follia? Forse. “Anche la follia merita i suoi applausi”, disse Alda Merini.
Inizia oggi una grande partita. Sarò voce di tutti coloro che vogliono credere che questa follia possa diventare realtà.
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Nel 2013, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite nella decise di proclamare il 6 aprile Giornata internazionale dello sport per lo sviluppo e la pace, per riconosce il potere dello sport nel guidare il cambiamento sociale, lo sviluppo della comunità e promuovere la pace e la comprensione.