“Attribuire il crac alla vigilanza sarebbe un errore tecnico. Significherebbe non capire come la più lunga recessione del dopoguerra si è scaricata sull’economia reale, creando un’onda di sofferenze che ha colpito anche un frammento marginale del nostro sistema bancario, che resta fondamentalmente solido”.
Lo sottolinea Filippo Taddei, responsabile economia del Pd, intervistato dal Corriere della Sera, in riferimento ai controlli di Bankitalia e Consob.
Taddei spiega che “i decreti interministeriali con i criteri per rimborsare i risparmiatori vittime del crac delle quattro banche arriveranno nelle prossime settimane”; quanto ai 100 milioni per i risarcimenti “al momento il fondo pare adeguato, tenendo conto che i piccoli risparmiatori che hanno investito più di un terzo del loro patrimonio in obbligazioni subordinate sono meno di 2.500 e hanno sottoscritto in toto 120 milioni”.
“Gennaio – prosegue Taddei – sarà importante per il sistema bancario, anche perchè faremo un altro pezzo della riforma: dopo le banche popolari, toccherà al credito cooperativo. Vogliamo intervenire con rapidità e in modo strutturale”. E in riferimento alla bad bank, nelle quale inserire i crediti deteriorati, Taddei auspica “che si possa arrivare, d’intesa con Bruxelles, a una percentuale equa per la svalutazione dei crediti”, il rischio è frenare l’erogazione di crediti: “Bruxelles non deve abusare della nostra pazienza”