Per i bambini non può esistere una lotteria dei diritti o delle possibilità, dobbiamo partire tutti dalla stessa linea
Lo spiega Maria ElenaBoschi, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, in apertura del convegno “Bambini, d(i)ritti verso il futuro“.
L’iniziativa è stata organizzata all’Istituto degli Innocenti di Firenze e dal dipartimento per le Pari opportunitàin occasione del 28° anniversario dellaConvenzione #ONU sui Diritti dell’Infanziae dell’adolescenza (20 novembre 1989).
Proprio 28 anni fa veniva sancito per la prima volta a livello internazionale il principio secondo cui ogni bambino è un soggetto di diritto
Spiega la sottosegretaria che “l’iniziativa di oggi ha l’obiettivo di far crescere nei nostri bambini ed adolescenti la consapevolezza di quali siano i loro diritti tramite progetti nelle scuole.
Sono loro i soggetti più fragili e indifesi della nostra società. È necessario proteggerli tramite la prevenzione degli abusi anche online, la promozione di iniziative formative nelle scuole, la consapevolezza dei loro diritti.
Per questo due giorni fa abbiamo firmato il Protocollo tra Dipartimento Pari Opportunità e Società italiana di Pediatria”.
“Inoltre – aggiunge – nei #MilleGiorni abbiamo ricostituito l’Osservatorio per il contrasto alla pedofilia e la pedopornografia e varato il Piano biennale di prevenzione e contrasto all’abuso e allo sfruttamento sessuale dei minori”.
“Se siamo ambiziosi- dichiara Boschi- sui diritti dei bambini, che sono quelli più importanti, non possiamo sognare in piccolo. Possiamo invece fare la nostra piccola parte per rendere ogni giorno più felici i bambini”.
“In questo sforzo – aggiungeBoschi – è necessario pensare a quei bambini che in alcune aree del pianeta vivono quotidianamente delle gravi difficoltà. Penso al cibo, l’acqua, la difficoltà nel reperire i vaccini per malattie banali, o nell’andare a scuola. Bambini mandati in guerra, abusati”.
“E – prosegue il sottosegretario – anche nel nostro Paese ci sono situazioni di difficoltà e disagio, anche a completare il percorso si studi.
Proteggere i nostri bambini e ragazzi, le nostre bambine e ragazze, è compito di ciascuno di noi. E tutti noi abbiamo diritto ad avere le stesse opportunità“.