“Il ministro Urso che viene in Parlamento affermando che mette soldi sull’automotive è ridicolo, ha già tagliato il fondo da 5,8 a 1,2 miliardi e adesso sta raccattando faticosamente mezzo miliardo per il 2025”. Lo ha detto il senatore Antonio Misiani, responsabile economico del Pd, nel corso della trasmissione Coffee Break di La7.
“Il rischio è che l’industria automobilistica europea faccia la fine di Blackberry quando è arrivato l’IPhone. Nel momento in cui i massicci investimenti sulle batterie risolveranno i problemi dell’autonomia e dei tempi di ricarica, che oggi sono il vero tallone d’Achille, non ci sarà partita. I leader delle grandi case automobilistiche non hanno creduto nell’elettrico, hanno distribuito un mare di soldi ai propri azionisti, investendo molto meno del necessario in ricerca e sviluppo, mentre Tesla e i produttori cinesi hanno usato le risorse per lo sviluppo tecnologico producendo auto molto competitive”.
Ha aggiunto Misiani: “L’Europa e i governi non possono indicare solo una tempistica e degli obiettivi – ha aggiunto – ma dovrebbero anche mettere in campo delle politiche industriali sull’automotive con un massiccio fondo per la riconversione”. Inoltre, ha concluso, “l’esecutivo non ha saputo spendere i soldi stanziati dal governo Draghi perché non ha la più pallida idea di come sostenere la riconversione dell’industria della componentistica ed ha avuto la brillante idea di tagliare dell’80% il fondo per l’automotive. È una follia”.