“Oggi si accenderanno molte luci blu e si svolgeranno migliaia di iniziative in segno di attenzione e sensibilizzazione nei confronti delle persone che vivono la condizione dei disturbi dello spettro autistico e delle loro famiglie. È importante che ogni anno ci si mobiliti per diffondere la consapevolezza sulla realtà di 150mila bambini e 600mila adulti e delle loro famiglie.
Abbiamo alcuni strumenti regolamentari e legislativi avanzati, come le linee guida dell’IIS e la legge 134 del 2015 grazie alla quale l’autismo è stato inserito tra i Lea, ma purtroppo non basta. La complessità delle condizioni richiede interventi articolati e capaci di accompagnare le persone lungo tutto l’arco della vita. A cominciare dai primissimi anni, nei quali una diagnosi esatta e precoce è fondamentale per determinare percorsi di autonomia e inclusione. La preparazione degli insegnanti e la continuità didattica sono ancora troppo carenti, per non parlare dell’assistenza nei centri pubblici o convenzionati, ancora fortemente disomogenei a livello territoriale. Deficit su cui incombe il progetto di Autonomia differenziata. In assenza di una risposta adeguata, il destino delle persone con autismo e delle loro famiglie non può che essere l’abbandono e l’esclusione.
Il Partito Democratico è in campo con un Disegno di legge che tiene conto dell’approccio multidisciplinare e intersettoriale necessario, così come del ruolo imprescindibile delle associazioni. È una proposta organica, frutto di ascolto e confronto con il Terzo settore, le famiglie e gli operatori sanitari. Il nostro appello al Governo è di poterlo discutere e approvare al più presto. Sarebbe un segnale tangibile di rispetto, dopo tanti annunci senza esito”. Così in una nota Marina Sereni, responsabile Salute nella segreteria Pd.