«Sì, ho avuto paura. Specie la notte, quando senti ancora di più il peso dell`isolamento. Dormivo con il saturimetro al dito: era la mia coperta di Linus, che mi dava sicurezza sul livello di ossigeno nel sangue».
Anna Ascani, viceministro dell`Istruzione, è guarita dal coronavirus e oggi tornerà «finalmente» al ministero: «È stata una battaglia durissima, 31 giorni».
Viceministra, ripartiamo dall`inizio: lei era alla riunione con il segretario del Pd Zingaretti. Crede di essersi contagiata al Nazareno?
«Non lo so. Ma di sicuro la quarantena immediata è stata la mia fortuna: ho evitato di contagiare altre persone».
Quando ha scoperto di aver contratto il Covid-19?
«Il 14 marzo, stavo male da due giorni e il tampone ha confermato il contagio. All`inizio avevo solo un po` di febbre, che poi è salita fino a 39 e non andava giù. Poi sono arrivati dolori alle ossa e alla schiena. Sentivo in particolare la pressione sul petto».
Ha rischiato di finire in ospedale?
«Era il mio terrore. Soffro di asma fin da bambina».
Chi l`ha aiutata?
«Sono fortunata, mio fratello Andrea vive accanto a me e mi ha fatto da infermiere a distanza, il suo affetto è impagabile. Mi ha portato anche la Playstation. Ho giocato a Fifa, il calcio. E ho vinto la Champions con l`Inter: sono un`interista fondamentalista».
Piatti già pronti?
«No, mio fratello lasciava la spesa fuori. Poi cucinavo io, soprattutto carne. Non me lo diceva il dottore, ma come sempre ho seguito i consigli di mia madre, anche se non avevano a che fare con la soluzione del problema».
Come ha passato questi 31 giorni?
«Ho letto la trilogia di Robert Harris su Cicerone, era tanto che volevo farlo. Però leggere non è stato facile: serve concentrazione e questo virus ti spossa. Poi Netflix, con La Casa di carta e The Crown. Poi ho visto tutte le puntate di Quattro ristoranti».
Qualche messaggio di vicinanza inatteso?
«Molti dall`opposizione e da tutto il governo. C`è stata una valanga di affetto. È stato fondamentale, perché il brutto di questo virus è che bisogna combatterlo da soli».
Cosa le è mancato di più?
«Il contatto umano. Appena sentivo un rumore correvo allo spioncino per vedere se c`era qualcuno. Ma questa sensazione la stanno provando tanti italiani».
La prima cosa che ha fatto dopo il tampone negativo?
«Tornare nel mio giardino è stata un`emozione. Da lì si vedono i luoghi della mia infanzia, a Città di Castello».
Ci sono state persone che hanno protestato dicendo che tamponi a vip e politici sarebbero stati fatti prima…
«Io ho seguito alla lettera le indicazioni della Asl. Ho avvertito il mio medico curante ed è scattato il protocollo. Ho avuto a che fare con persone eccellenti, non serve aggiungere altro».
La promozione in blocco degli studenti sarà una scelta obbligata?
«Intanto non c`è scritto da nessuna parte che ci sarà il “sei politico”. Abbiamo scritto che l`ammissione agli esami sarà generalizzata. Perché la situazione non ha consentito a chi era indietro di recuperare.Alle medie ci sarà un elaborato scritto e una valutazione del consiglio di classe. Il decreto dalla prossima settimana sarà in Parlamento e vedremo se sarà possibile fare modifiche migliorative».
Mentrealle superiori?
«Se si rientrerà a scuola entro il18 di maggio l`esame sarà fatto di prove scritte e un orale. Altrimenti ci sarà solo l`orale. E io mi auguro che si possa fare di persona, con tutte le precauzioni sanitarie del caso. E un passaggio importante della vita dei ragazzi».
Un appello ai ragazzi?
«Io l`ho fattanel2006, l`anno dei Mondiali. Preparatevi e studiate a dovere: la maturità è la porta d`accesso a unmondoin cui gli esami non finiscono mai».
Il premier Conte ha perso il suo aplomb? Che ha pensato quando ha sbottato contro Salvini e Meloni?
«Che in questo Paese tutti dobbiamo assumerci la responsabilità di dire la verità agli italiani. Basta usare bugie e mezze verità ».