“La dimostrazione più evidente che la legge di contrasto al caporalato è giusta e necessaria. E che adesso comincia a dare i suoi esiti”. Così la viceministra Teresa Bellanova, componente segreteria nazionale Pd, commenta i quattro arresti nel brindisino per il reato di caporalato.
“Stando a quanto emerge”, prosegue Bellanova, “le videoriprese effettuate lungo gli itinerari a corredo dell’indagine parlano di minacce ed intimidazioni. Fin da subito avevamo ritenuto la norma contro il lavoro nero, lo sfruttamento del lavoro in agricoltura e per il riallineamento retributivo nel settore agricolo una risposta di civiltà alle tante, troppe azioni criminose compiute sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori vittime di caporalato. La scelta coraggiosa compiuta dal Governo era inequivoca”.
“Non solo continuiamo a pensarlo con forza, oggi è evidente il ruolo importante che assume. Naturalmente il caporalato non si sconfigge solo per norma. È necessario e fondamentale che a contrastarlo sia un’alleanza convinta e inossidabile tra istituzioni, imprese – dell’intera filiera – popolazione, territori più complessivamente intesi”. Perché, prosegue Bellanova, “lo ribadisco convintamente, la legge non ha nessun intento punitivo nei confronti delle imprese ma afferma un principio ineludibile di civiltà. Noi riusciremo a sconfiggere veramente questa piaga vergognosa solo se anche le imprese, tutte le imprese agricole, comprese quelle piccole, avvertiranno come prioritaria la tutela e la dignità del lavoro per un legame forte tra buona agricoltura e buona economia, per l’innovazione in agricoltura e per una agricoltura di qualità”.