“Con la sottoscrizione degli Accordi di Programma Quadro in tutte le 72 aree pilota della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI), annunciata dalla Ministra Carfagna, si chiude positivamente un percorso avviato nel 2014 dall’Accordo di Partenariato 2014-2020 e che ha visto coinvolti nella sperimentazione SNAI 1066 Comuni, per un totale di più di 2 milioni di abitanti. La notizia è da salutare con grande soddisfazione perché completa un iter complesso ma necessario, che ha visto tutti i Comuni interessati dotarsi di una robusta strategia di intervento, ora pienamente operativa, utile per affrontare al meglio le sfide del futuro post-pandemico, provando ad invertire il fenomeno di spopolamento che caratterizza le aree interne del nostro Paese. La sottoscrizione degli accordi di programma completa l’accelerazione impressa alla SNAI dal Piano Sud2030, proposto dall’ex Ministro Provenzano nel febbraio 2020 e grazie al quale nel corso di quell’anno si erano potute adottare – da parte del CTAI – tutte le strategie definite dai Comuni delle diverse aree progetto interessate. Ora si entra nella fase attuativa e sono state messe le basi perché si possa passare all’utilizzo pieno delle risorse pubbliche messe a disposizione, ad oggi utilizzate solo per il 10% dei fondi assegnati dallo Stato e dalle Regioni. Diventa, pertanto, fondamentale semplificare ed accelerare le modalità per spendere rapidamente le significative risorse disponibili sia nei bilanci dello Stato e delle Regioni sia nel PNRR. Così come diventa importante comprendere come si articolerà la nuova classificazione delle aree frutto della convergenza con le Regioni e quale percorso si seguirà per individuare nuove aree da inserire nella SNAI, come richiesto dalla Ministra Carfagna a tutte le Regioni italiane.
A tal proposito, sarebbe opportuno il ripristino nel fondo per le nuove aree interne, previsto dalla Legge di Bilancio 2020, dei 100 milioni (su 310 stanziati) dirottati sulla lotta ed il contrasto agli incendi, cosa molto importante, ma che poteva essere finanziata in altro modo senza indebolire le politiche per le aree Interne. Così da tornare, in sostanza, allo stanziamento originario”.
Così in una nota Marco Carra, Responsabile nazionale Pd Aree Interne.