“A otto anni dall’assassinio di Angelo Vassallo, di cui tutti ricordano lo straordinario impegno per la legalità, l’ambiente e lo sviluppo del territorio, il delitto non ha ancora un colpevole e le indagini sono tuttora in corso”. E’ quanto scrive Ermete Realacci in un post su Facebook a otto anni dall’uccisione del “sindaco pescatore”.
“Vassallo, di cui ero anche amico, -continua Realacci- amava profondamente la sua terra, è stato un grande ambientalista, un visionario capace di trasformare i suoi sogni in realtà, ma innanzitutto un uomocoraggioso.
L’Italia ha bisogno di tante persone con le qualità di Angelo Vassallo per dare forza e speranza ai territori e per affrontare le sfide difficili che ha davanti. Purtroppo a otto anni di distanza dal 5 settembre 2010 le indagini sull’omicidio di Vassallo, sebbene abbiano avuto recenti sviluppi, appaiono ancora in alto mare e siamo lontani dalla verità.
Un’assenza di esiti che è una sconfitta per la credibilità dello Stato e nella battaglia per la legalità. Fortunatamente, però -conclude Realacci- l’azione avviata da Vassallo per la legalità, l’ambiente, un futuro migliore continua: penso ad esempio all’Ecomuseo della Dieta Mediterranea che vede la collaborazione di Comune, Legambiente, Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano e altri soggetti territoriali”.